DI CHIARA A FV, Vent'anni dopo le stesse emozioni
Vent’anni dopo l’ultima vittoria contro la Juventus a Torino, la Fiorentina torna ad espugnare lo stadio dei bianconeri. E nel 1988 mise la firma sulla partita Alberto Di Chiara, ora opinionista e commentatore televisivo, che racconta le sue sensazioni del post-gara a Firenzeviola.it
Dopo vent’anni la Fiorentina torna a vincere a Torino contro i bianconeri.
Meglio di così non poteva andare, è stata una partita giocata benissimo ed emozionante. Quando si vince al 93’ è sempre una grande emozione, soprattutto in uno scontro diretto contro la Juventus, che per Firenze è più di un derby. La Fiorentina ha giocato una gara esemplare, posso dire chela vittoria è stata assolutamente meritata.
Nel 1988 mise la firma nei marcatori contro la Juventus. Quale fu la sua emozione e quale è stata, a suo avviso, quella di Papa Waigo ed Osvaldo?
E’ un emozione particolare. Noi eravamo verso la fine del campionato e non c’era in ballo, niente di prestigioso, nel senso che noi eravamo in zona tranquilla e alla Juventus impedito entrare nelle Coppe direttamente. In questo caso era uno scontro diretto e l’emozione è ancora maggiore. Non tutti si aspettavano che Papa Waigo ed Osvaldo potessero fare vincere la partita in una situazione di emergenza, è stato un vero e proprio “exploit”
E proprio Papa Waigo sembra rinato a Firenze dopo sei mesi sfortunati a Genova..
Nel calcio basta un ambiente giusto, una persona che dia stimoli giusti, un episodio per riportare entusiasmo e fiducia. Questo è stato il gol ed ora Papa Waigo dimostrerà le sue potenzialità a Firenze, l’ambiente giusto per lui. E’ un giocatore agile, “una gazzella”. Se sta bene, mette in difficoltà chiunque. Sulla fascia di competenza riesce a tirare fuori numeri importanti, visto che salta l’uomo e crea superiorità numerica.
La visita di Berlusconi alla Juventus nel pre-gara, Presidente della squadra campione del mondo, fa pensare che la Fiorentina inzia a fare paura alle grandi…
Siamo sotto campagna elettorale. Sicuramente Berlusconi avrà fatto una battuta e pensava che se la Juventus avesse battuto la Fiorentina gli avrebbe più comodo che il contrario, visto il pareggio del Milan. Naturale che tema la Fiorentina. La Fiorentina è una squadra razionale e ben quadrata, costruita in modo perfetto. Quando i risultati vengono si raddoppiano tutte le cose, fiducia e pressioni. La Fiorentina ha sbagliato veramente poco quest’anno
Campionato riaperto dunque?
Sei punti sono tanti, Inter è ancora abbastanza sicura. Sicuramente se avesse perso lo scontro diretto con la Roma, partita buttata via dai giallorssi, a tre punti ci poteva essere più paura ma l’Inter deve stare comunque attenta. C’è un’alta percentuale di rischio di eliminazione dalla Champions, sarebbe un fallimento uscire per la seconda volta agli ottavi.
La Fiorentina da ieri può pensare al terzo posto?
Per il terzo posto è corsa a due con il Milan che cerca di recuperare terreno perduto. A seconda di come andrà a loro la Coppa dei Campioni, le cose cambieranno. La Fiorentina è in un momento felice e di euforia e bisogna stare attenti perché i giocatori si possono rilassare mentalmente. Prandelli comunque questo lo sa e saprà come gestire la situazione: il terzo posto è a portata di mano.