DE SISTI, Domenica sarà emozionate. Totti-Toni? Una sfida nella sfida
Giancarlo De Sisti è stato davvero uno dei centrocampisti più importanti del calcio italiano del dopoguerra. Brillante avventura anche con la Nazionale, in serie A ha vinto un solo scudetto con la Fiorentina nella stagione 1968/1969. Ha avuto anche esperienze come tecnico, con la Fiorentina e la sua carriera si è conclusa ad Ascoli, dopo aver contestato l’operato di Luciano Moggi. Firenzeviola.it oggi ha voluto festeggiare il suo compleanno ed ha colto l'occasione per intervistarlo porgendogli i migliori auguri e, visto il suo passato nella Roma, anche per avere il suo parere sulla sfida di domenica tra i Viola ed i Giallorossi.
Salve Mister prima di tutto auguri da parte di tutti i tifosi viola.
"Grazie, un pensiero affettuoso perché ci siamo voluti bene”
Che ricordi porta nel cuore di Firenze?
“Ricordi straordinari. Una città meravigliosa come la gente. Ancora, quando torno a Firenze, mi fermano per strada, mi fanno gesti di stima e apprezzamento. Tredici anni bellissimi”
Lei è stata la prima vittima, se vogliamo, di Calciopoli. La sua panchina ad Ascoli gli è costata cara.
“Sinceramente si. In quel periodo Luciano Moggi era dirigente al Torino di Rozzi, era il suo primo consigliere. Moggi in quel periodo mi telefonava spessissimo indicandomi giocatori da acquistare: giocatori che non facevano comodo all’Ascoli, come Stringara e Carillo ad esempio. Esonerato dall’Ascoli, aspettavo nuove opportunità ma mi cercarono solo alcune squadre di serie B oltre al Panathinaikos. Non capisco il poco interesse intorno e comincio ad indagare nelle sedi opportune. Raccolgo un’infinità di confidenze, informazioni, notizie che mi confermano che esiste un sistema, non certo meritocratico, che regola e gestisce la carriera di tutti quei calciatori ed allenatori amici e che non è l’unico sistema perverso posto in essere da un gruppo di persone controllate da Moggi. Denuncio tutto questo ai giornali e tv nel 1994 e da allora non mi cerca più nessuno”.
Prandelli le assomiglia ha un carattere tranquillo?
“Non lo conosco personalmente, ma credo che nei momenti difficili sappia tirare fuori anche le unghie. Sembra un uomo saggio, un gentleman e la tranquillità è una sua caratteristica. Un conto poi è il suo garbo, un altro come si pone con la squadra e su questo non ha problemi si sa fare rispettare. A Roma ha avuto qualche problema con Cassano, ma è uno dei mister giovani insieme a Spalletti più bravi”.
Cosa che invece non è Guidolin, viste le dichiarazioni fatte dopo la partita?
“Ha ecceduto nel suo intervento, ma credo sia una parentesi dettata dal momento. Non dobbiamo dimenticarci che le accuse a Prandelli sono state molto pesanti, quando invece Prandelli in Italia è un giovane maestro. Ognuno è consapevole di ciò che fa e dice. Quello che ha detto, poteva dirlo civilmente e non scagliarsi contro. Purtroppo ognuno è artefice di ciò che fa e se ci saranno conseguenze, lui le ha cercate”.
Si è dato una spiegazione di ciò che è successo?
“Probabilmente ha pagato le conseguenze del momento. Il Palermo non sta vivendo un buon periodo. All’inizio era partito benissimo, addirittura primo in classifica, per un certo momento era lui l’antagonista dell’Inter. Ha avuto qualche problema dopo con l’infortunio di Amauri ed ora si trova a lottare per rimanere in Champions. Forse Guidolin risente di questo ma vi assicuro che in certi casi, nonostante tutto, è meglio contare fino a dieci prima di parlare”.
Che idea si è fatto del gol di Mutu?
“Non credo abbia avuto la percezione immediata di ciò che era successo a Guana. Non dobbiamo dimenticarci che c’è una regola che stabilisce che chi decide è l’arbitro, ameno che non ci siano fatti gravi, come colpi in testa. Esiste sempre un codice etico”.
Che giudizio ci da sul campionato della Fiorentina?
“Sarebbe a 51 punti senza penalizzazione, un campionato fantastico. Questo rappresenta la squadra di Prandelli in pieno. La Fiorentina ha fatto un campionato incommensurabile. La penalizzazione ha unito di più la squadra e si sono coalizzati. Vi assicuro che non è facile, l’ho provato io con l’Udinese che siamo partiti da meno nove. Si sta veramente male”.
Può competere per la Champions?
“Adesso i punti dicono che bisogna contrastare alcune squadre. Si sta assistendo al recupero completo di Toni che va a vantaggio della squadra viola. Ci deve provare a questo punto, penso che abbia tutte le carte per giocarsi un posto”
Che partita si aspetta domenica tra Fiorentina e Roma?"Mi aspetto una partita importante, basti pensare che sono contrapposti i due migliori tecnici del momento. Due squadre che esprimono un grande calcio. Una grande sfida sul piano tecnico tattico, spero con tanti gol".
Una sfida anche tra Toni e Totti?"Una sfida nella sfida. Toni è sempre presente e se non avesse avuto qualche problema fisico, sarebbe già arrivato a quota diciotto gol, senza problemi. Per quello che riguarda Totti, invece, l’unico problema erano i rigori, ma sembra che abbia già ripreso confidenza col tiro dagli undici metri".
La Roma arriverà in semifinale di Champions?"Adesso è rimasta folgoratia dalla prova a Lione. Nessun traguardo sembra proibito ma dobbiamo pensare che sarà una partita difficile. Ai quarti non arrivano le squadre per fortuna, ma per bravura. Sarà una partita difficile che ora si sta giocando "giornalisticamente" viste che le dichiarazioni di Ferguson".
Un suo pronostico?"Vince chi lo merita anche se io per la prima volta sarò neutrale, visto il mio bellissimo passato".