CRISCITO A FV, Questa Juve è nata per vincere

29.02.2008 20:00 di  Raffaella Bon   vedi letture

Per parlare di Juventus-Fiorentina, Firenzeviola.it ha contattato il difensore della Nazionale Under 21 Domenico Criscito, che nel corso del mercato invernale ha lasciato il club bianconero per tornare per la seconda volta in prestito al Genoa.

Criscito, cosa ha significato per lei il ritorno a Genova?

"Sono felice, mi era dispiaciuto davvero lasciare Genova, anche se per me la Juventus è stata davvero una bella occasione. Inoltre ero stato costretto a lasciare i miei compagni in un momento delicato, ho saltato la partita contro il Napoli, che valeva la serie A; ma in quel momento c’erano gli Europei Under 21. Mi sarebbe piaciuto festeggiare con loro la promozione. Comunque sono tornato in punta di piedi, mi sono messo a disposizione, e sono grato sia al Genoa che alla Juventus per aver esaudito il mio desiderio. I sentimenti che mi legano ai colori rossoblu, si sa, sono forti, qua sento aria di casa e devo tanto alla società che mi ha cresciuto e lanciato".

Cosa ha voluto dire, invece, per lei la Juventus?

"Per me è stata una parentesi importante. Chiaramente ho provato grande emozione ad approdare in una squadra del genere. Non è cosa da tutti i giorni, soprattutto per un giocatore di vent’anni, essere cercato da un club così blasonato. Comunque ci tengo a dire che mi sono trovato benissimo in questi mesi. Ho legato in particolar modo con i miei concittadini Nocerino e Palladino".

Considera il suo trasferimento una bocciatura?

"Assolutamente no. Con mister Ranieri mi sono lasciato molto bene. Dopo Roma ed il mio errore, anche se si è trattato di qualcosa di particolare, visto che si parla di Totti, il mister ha fatto le sue scelte. Chiellini stava andando molto bene e l’allenatore ha fatto le sue scelte, che io ho accettato serenamente".

Nella Juventus ha trovato grandi campioni anche dal punto di vista umano?

"Fare panchina a Torino mi ha aiutato a crescere anche come uomo. Nella Juventus ci sono tanti campioni che sono anche delle persone straordinarie. Mi sono stati vicini in particolar modo Nedved, Del Piero e Buffon. Ranieri, poi, prima di andare via, mi ha parlato assicurandomi che non si trattava di un addio e mi ha spronato a dare il meglio nei mesi a venire. E' veramente un grande ambiente".

Juventus-Fiorentina, è in ballo anche il terzo posto?

"Sicuramente la Juventus arriverà in Champions League. Davanti ha solo Roma ed Inter, che sono squadre formate da tanti campioni che stanno insieme da diversi anni. Nello spogliatoio, quando si parlava di scudetto, noi ci credevamo, e sono convinto che la Juve farà di tutto per andare avanti il più possibile, magari sperando in qualche passo falso.. In ogni caso questa squadra è fatta per vincere”

Cosa deve temere in modo particolare la Fiorentina di questa Juventus?


"Senza dubbio il reparto offensivo. Gli attaccanti bianconeri sono micidiali in area. Anche Del Piero sta facendo molto bene, è in gran forma, ed i risultati gli stanno dando ragione. Ma la Fiorentina ha un ottima difesa, formata da giocatori di livello internazionale, che saprà fare di certo il suo dovere.

"Mancherà Chiellini l’ex di turno..."

"Per la Juventus è un ‘assenza pesante, è un giocatore fondamentale per la difesa"

Giocare all’Olimpico non è facile....

"Certamente no. Ci sarà la supremazia dei tifosi bianconeri che, per come è costruito lo stadio, si sentono anche molto".

La Juventus in queste due partite ha avuto un calo?

"Direi di no. A Reggio è stata penalizzata dall’arbitraggio e nei derby ci stà di pareggiare. Con la Fiorentina, comunque, non sarà certo semplice, perché quella viola è  davvero un'ottima squadra

Quali saranno i giocatori determinanti?

"Dico Del Piero e Pazzini, anche se anche la Fiorentina ha anche altri ottimi attaccanti"

"Pazzini, suo ex compagno nell' Under 21, sembra aver trovato la giusta condizione..."

"Sta giocando bene. Logico che all’inizio potesse sentire il peso dell'eredità di Toni. Non scordiamoci che Toni è un giocatore che ha fatto 50 gol in tre anni. Ma anche Pazzini arriverà ai suoi livelli. La sua dote migliore il colpo di testa.

Un pronostico?

"Difficile davvero, ma dico un pareggio"

Il suo obbiettivo personale?

"Io voglio solo cercare di fare bene in questi sei mesi, cercando sì di mettermi in mostra, ma senza pensare troppo al mio futuro".