CORAGGIOSA E SFRONTATA. DOVE PUO' ARRIVARE QUESTA FIORENTINA?
“Uno il coraggio non se lo può dare”. A meno che in panchina non ci sia un maestro che risponda al nome di Cesare Prandelli. Perché i secondi quarantacinque minuti disputati dalla squadra viola in quel di San Siro hanno davvero il sapore della sfida coraggiosa, persino sfrontata. Così smaliziata tanto da accorgersi che alla fine, la vittoria, l’hanno pure sfiorata i ragazzi del “Pranda”. Un palo che grida vendetta, e almeno un paio di ripartenze in superiorità numerica stanno lì, a testimoniare, oltre all’inevitabile calo dei rossoneri, anche la crescita del gruppo. Di personalità certo, ma anche fisica. Una crescita che ha radici importanti, se vogliamo anziane di un anno, soprattutto considerando il modulo e la formazione titolare scesa in campo ieri che ricalca quasi perfettamente la truppa che l’anno scorso ha scalato i 15 punti di penalizzazione.
Eppure qualcosa di nuovo, qualcosa di più maturo, già si muove, sullo scacchiere del tecnico gigliato. Un Donadel ritrovato, un Gobbi persino rigenerato sono le spie più positive della “risonanza” milanese. Senza tralasciare (e come si fa?) la straordinaria verve di Mutu o l’acquisita sicurezza di Gamberini. La Fiorentina di oggi, la stessa che in estate ha ricevuto fior di staffilate per le scelte di mercato, è già una realtà che piace, che strappa applausi e punti su un campo ostico come quello del “Meazza”. Chissà dove potrà davvero arrivare la Fiorentina, quando Pazzini saprà dare maggiore continuità al proprio gioco, quando Montolivo potrà continuare il suo percorso di crescita, quando Kuzmanovic troverà maggiore spazio, quando Santana saprà sfornare giocate a ripetizione e quando anche gli altri giovani sapranno inserirsi negli schemi prandelliani. Domandarselo oggi, dopo 4 punti in classifica e due buone prove è sicuramente più divertente che dare i giudizi sulle scommesse di calciomercato. E, perché no, probabilmente anche più coraggioso.