CINQUINI A FV, PRANDELLI UOMO GIUSTO. POTREBBE ESSERE ANCHE IL FUTURO DEI VIOLA
L'avvento di Prandelli, l'esonero di Iachini, la sosta per le Nazionali ed il Benevento al rientro. Sono giorni importanti quelli che sono trascorsi e quelli che ci apprestiamo a vivere in casa Fiorentina. Per approfondire le tematiche attuali FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, Oreste Cinquini, dirigente sportivo con un lungo trascorso nel club gigliato.
Prandelli è l'allenatore che serviva a questa squadra?
"La persona giusta nel momento giusto. Spalletti o Sarri sono allenatori che sposerebbero solo un progetto a lungo termine ed era molto improbabile che accettassero una panchina in corsa come quella della Fiorentina, forse Montella sarebbe dovuto tornare perché è ancora sotto contratto fino a giugno, ma Prandelli rispecchia certe caratteristiche, è un bravo allenatore ed ha dato disponibilità fino a giugno".
Come si giustifica un investimento fino al termine del campionato quando si hanno già altri due allenatori a libro paga?
"La scelta è stata fatta per la serietà a livello umano e la bravura dell'allenatore. Se farà benissimo potrebbero affidargli anche la panchina per i prossimi anni puntando ad un miglioramento della società".
A quali traguardi potrà ambire il club quest'anno?
"Difficilmente potrà lottare per un posto in Europa, per me è da 7°-10° posto. Magari a gennaio avranno intenzione di rinvigorire la rosa, ma attualmente... Prandelli dovrebbe portare la Fiorentina in una zona tranquilla di classifica, valorizzare qualche giocatore e fare un buon calcio".
Iachini aveva perso la fiducia da parte dei calciatori?
"Non credo che i giocatori facciano male perché contro l'allenatore. Mai. Erano frastornati da un clima di incertezza. Le colpe sono anche loroo e della società, non solo di Iachini. Non risolverà tutto Prandelli, sarà una stagione complicata".
Qual è la mancanza più grande per la Fiorentina?
"Non c'è un centravanti che possa garantire 15 gol. Kouame aveva fatto abbastanza bene dopo il lockdown però ultimamente stazionava in panchina, Cutrone non è un grande finalizzatore e Vlahovic ha grandi potenzialità, ma non è ancora in grado di prendersi le responsabilità dell'attacco della Fiorentina".
In difesa si tornerà a 4. Sarà un vantaggio?
"Prandelli valuterà la rosa a disposizione, ma sembra che dagli allenamenti fatti ci sia l'intenzone di passare a 4. Lirola ci ha sempre giocato e potrà dare un buonissimo contributo a meno che Milenkovic non possa essere spostato a fare il terzino destro. A sinistra siamo un po' deficitari perché oltre a Biraghi c'è solo Barreca che non mi sembra abbia le qualità per fare la differenza".
Quale modulo in sintesi potrebbe essere ideale?
"Considerando anche che Amrabat è un giocatore che può far bene davanti alla difesa, bravo nel corto e tra gli acquisti più azzeccati, direi il 4-2-3-1 con Castrovilli in mezzo con l'ex Verona, ma anche con il classe '97 alle spalle della punta, Ribery e Callejon sugli esterni ed un centrocampo più di quantità. I tifosi hanno visto con sollievo la partenza di Chiesa, ma non dimentichiamo che è stato perso un giocatore importante".