CASARIN A FV, Sì all'arbitro dietro la porta

Intervista esclusiva di Firenzeviola.it
05.10.2009 13:00 di  Marco Gori   vedi letture
CASARIN A FV, Sì all'arbitro dietro la porta

Non è bello doversi aggrappare ad una presunta svista arbitrale per giustificare una mancata vittoria. Ricordiamo ancora le lamentele dei giocatori azzurri verso l'arbitro Moreno in occasione degli ottavi di finale dei mondiali coreano-giapponesi: proteste giustificate ma che non avrebbero però avuto motivo di esistere se Bobo Vieri e Damiano Tommasi non avessero fallito il gol del 2-0 per l'Italia. Ma allo stesso tempo ci pare giusto sottolineare che il calcio non è la boxe: non si vince ai punti, vince chi segna un gol in più dell'avversario. E ieri la Fiorentina il gol dell'1-0 l'aveva messo a segno: peccato che a non accorgersene sia stata proprio la terna arbitrale. Lungi da noi il voler alimentare polemiche, ci pare tuttavia doveroso voler approfondire l'argomento in maniera costruttiva, sia riguardo all'episodio in particolare che all'eterna polemica sui "gol fantasma". A tal proposito, Firenzeviola.it ha voluto sentire il parere di un celebre ex direttore di gara, Paolo Casarin:

Casarin, ha visto l’azione di quello che è stato definito come il “gol fantasma” di Gilardino in Fiorentina-Lazio? E, in caso affermativo, qual è la sua impressione?
“Si, ho visto le immagini. Quello che posso dire è che, per gli strumenti che abbiamo a disposizione, pare proprio che la palla fosse entrata”

Senza che ci sia da parte nostra alcun dubbio sul fatto che si sia trattato di un errore commesso in buona fede, chi è stato a sbagliare?
“Sicuramente il guardalinee, che mi sembrava molto ben posizionato, mentre l’arbitro mi sembrava assai lontano dall’azione”.



Per evitare situazioni del genere, ovvero che il direttore di gara sia troppo lontano per poter valutare l’episodio, pensa che quella del doppio arbitro possa essere una soluzione?
“Il doppio arbitro deve essere ancora provato, mi sembra presto per poter dare un giudizio”

Ritiene dunque più opportuno ricorrere alla tecnologia?
“Mi pare che gli esperimenti fatti sino ad ora non abbiano dato risultati entusiasmanti. E se la tecnologia è insufficiente va da se’ che bisogna continuare a basarsi sull’uomo. In ogni caso penso che ci possano e ci debbano essere ampi spazi per migliorarsi”

Siamo quasi nel fantacalcio, ma in caso di errori così clamorosi non sarebbe il caso di prendere provvedimenti di carattere sportivo anche in una fase successiva?
“Penso che questo vada contro la legge dello sport; il dopo-partita chiude ogni discorso; in tutta la storia del calcio europeo si sono registrati errori clamorosi, ma negli ultimi venti anni c’è un solo precedente in cui una gara è stata interrotta per un errore su azione da rete, ma la valutazione errata riguardava un gol assegnato nonostante la palla fosse fuori di 70 centimetri. L’episodio di ieri è grave, anche se, come da voi sottolineato, commesso in buona fede, ma va sempre ricordato come un arbitro o un assistente di linea debbano decidere sulla base di qualcosa che avviene in una frazione di secondo, decisione poi ancora più difficile se la palla è abbastanza alta, come nel caso specifico. Non è dall’episodio che ho citato, seppur avvenuto in un campionato importante come quello tedesco, che bisogna ripartire”

E cosa proporrebbe quindi lei per evitare che si evitino o perlomeno si limitino certi errori?

“Andrei a fondo nell’utilizzare l’uomo dietro le porte; sarebbe utile non solo per i 'gol fantasma' ma anche per episodi altrettanto determinanti come i falli in area di rigore”

Per finire, come si sta comportando a suo avviso la classe arbitrale italiana in questo avvio di stagione?

“Non sta vivendo un grande momento, come però del resto non lo sta vivendo il calcio in generale. La speranza è che la situazione migliori in entrambi i casi”