CALIENDO A RFV, Commisso va tenuto stretto. E su Barone...
Antonio Caliendo, storico procuratore sportivo, durante “Chi si Compra?” è intervenuto a Radio FirenzeViola. Queste le sue parole: “Questo è un periodo di transizione. Stiamo passando da un rapporto agente-calciatore di tipo familiare ad uno solo professionale. Con il tempo si cancella sempre di più ciò che con i procuratori, a livello di rapporto, era stato creato. Oggi un agente non si può legare ad un giovane, perché nel caso dovesse mettersi in evidenza andrebbe dal ‘Dio Denaro’ e il procuratore rimarrebbe con nulla in mano. Io dicevo a tutti i miei colleghi che quello del procuratore è un lavoro che andrà a finire. Vanno instaurati dei rapporti nuovi affinché un ragazzo di 15 anni possa firmare un contratto”.
I super procuratori?
“Il super procuratore è destinato anch’esso a finire perché non riesce ad amministrarsi. È talmente corteggiato e preso dal vortice del successo che gestisce in modo errato il proprio patrimonio di calciatori. Io per 40 anni non ho mai fatto ferie, serve tantissima dedizione”.
Riguardo la dirigenza viola
“Fui convocato a New York da Barone perché quest’ultimo, insieme a Commisso, voleva creare la nuova squadra dei Cosmos e lo aiutai. Adesso speravo in una sua chiamata. Vedere Barone alla Fiorentina è una sorpresa per me, ma dico con certezza che Commisso è una grandissima persona. È quel tipo di presidente che va tenuto stretto. Firenze ha fame di raggiungere traguardi importanti, e se non dovesse succedere con Commisso non saprei con chi altro potrebbe accadere. Auguro al patron viola il meglio”.