BUSO A FV, Pazzo, un goal alla Juve è per sempre
“Un match bellissimo, la madre di tutte le partite per la Fiorentina e quest’anno è anche un confronto tra la terza e la quarta della classifica”. Di getto, con l’entusiasmo nella voce escono le parole di Renato Buso appena sente rammentare l’incrocio di domenica tra Juventus e Fiorentina. Buso, oggi allenatore della Primavera dello Spezia, ha sulle spalle quattro anni di carriera a Torino sponda bianconera e due stagioni in maglia viola non può che ricordare con affetto ciò che queste due squadre gli hanno dato: “Entrambi club straordinari a cui sono legato da ricordi unici. La Juventus mi ha fatto esordire in serie A quando avevo sedici anni, con la Fiorentina ho vissuto l’avventura europea di coppa Uefa”.
E quel gol in finale…
“Forse il ricordo più bello della mia carriera, peccato per come è andata a finire”.
Domenica quanto ci si gioca per la classifica in chiave preliminari di Champions?
“Molto, sono convinto che i due posti siano da dividere tra Fiorentina, Juventus e Milan. A Torino le prime due con un risultato pieno potrebbero dare un bello strappo al loro campionato”.
Come crede andrà a finire questa rincorsa all’Europa?
“Il Milan aveva fatto una bella rincorsa e adesso ha perso qualcosa. La variabile è la solita legata alle coppe; tra Uefa e Champions e il proseguimento del cammino europeo è quello che può fare la differenze incidendo su energie fisiche e psicologiche”.
Fino ad oggi si può essere soddisfatti del campionato della Fiorentina?
“Decisamente. Un torneo straordianario, che conferma la bontà di un gruppo forte, organizzato in grado di crescere sempre con l’inserimento di giovani calciatori. E poi questa squadra in più ha Adrian Mutu, fenomeno vero e giocatore in grado di fare la differenza in ogni momento”.
Quando si avvicina la Juventus, il discorso arbitrale salta sempre fuori, in questo periodo più attuale e acceso che mai.
“Il problema è che non esiste una via di mezzo.
Si passa da un’esagerazione all’altra, specialmente dopo il terremoto di calciopoli. E’ quello che ha fatto saltare il banco è vero, ma sarebbe bene che fosse una parentesi ormai chiusa e i suoi strascichi non minassero la serenità dell’ambiente. E’ proprio quella che manca. La lettera dei bianconeri? La Juventus cerca di curare i propri interessi e ha voluto mandare un messaggio forte ai vertici del calcio. Non vogliono che la società attuale sia vittima di errori compiuti nel passato, certo non aiuta a riportare tranquillità”.
Finisce che è tutta colpa degli arbitri?
“No, il livello è buono e Collina è un ottimo designatore, lasciamolo lavorare e saprà risollevare la situazione. Per il resto ribadisco che servirebbe solo un periodo di tranquillità”.
Juventus – Fiorentina è sempre lì, chi sarà decisivo?
“Nella squadra di Ranieri Del Piero è sempre un leader. E’ in ottima forma e quando manca lui ci si accorge subito che il resto dei compagni ne risente, rimane uno dei pericoli maggiori per la Fiorentina. Tra i viola mi auguro che Giampaolo Pazzini faccia qualcosa di speciale. Con il Livorno, sotto porta ha voluto strafare e ha sbagliato, ma ha una voglia matta di far gol. Una sua rete decisiva gli darebbe morale e sarebbe una consacrazione importante soprattutto nel cuore dei tifosi”.