BIANCO A FV, IL BOA NON SI DISCUTE: PORTA ESPERIENZA. LIROLA, POCHI PARI A LUI

30.07.2019 13:15 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
BIANCO A FV, IL BOA NON SI DISCUTE: PORTA ESPERIENZA. LIROLA, POCHI PARI A LUI
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Paolo Bianco, ex giocatore del Sassuolo e grande amico di Roberto De Zerbi (con il quale ha condiviso un anno a Catania nella stagione 2005/2006), si trova in questi giorni a Vipiteno, dove sta seguendo da vicino il ritiro dei neroverdi. Con un occhio rivolto, in particolare, su due obiettivi di mercato viola, ovvero Kevin Prince Boateng (la cui firma con la Fiorentina sembra ormai imminente) e Pol Lirola. Per capire un po’ come i due calciatori possano fare al caso di Montella, Firenzeviola.it ha disturbato Bianco per un parere tecnico.

Bianco, cominciamo dal colpo più vicino, Boateng: che acquisto è per la Fiorentina?
“Kevin è un giocatore forte, che non si discute. Ha giocato gli ultimi sei mesi al Barcellona, quindi non devo aggiungere altro. Ha vinto lo scudetto con il Milan “vero” e con il Sassuolo è sempre stato decisivo. I neroverdi hanno pagato la sua assenza nella seconda metà del campionato”.

Cosa può portare in dote alla Fiorentina un giocatore come lui?
“Quello per cui era stato preso al Sassuolo un anno fa, ovvero tanta esperienza e personalità. In particolar modo la Fiorentina ne potrebbe beneficiare perché è una squadra molto giovane alla quale spesso è mancata un po’ di malizia. Boateng porta all’interno dello spogliatoio una nuova mentalità che non può che far bene ai viola”.

Nel gioco di Montella come vede Boateng?
“Molto bene, perché Kevin può ricoprire il ruolo sia di prima che di seconda punta. Le idee di calcio dell’Aeroplanino poi mi sembrano simili a quelle di De Zerbi, visto che prevedono tanto possesso palla e una mentalità offensiva”.

Che ne pensa invece di Lirola? È pronto per una piazza come Firenze?
“Anche in questo caso parliamo di un ragazzo di qualità, visto che è cresciuto nell’Espanyol ed è stato subito notato dalla Juve. È campione d’Europa Under 21 e ci sono pochi giocatori come lui in grado di giocare sulla fascia: Pol infatti è bravo sia come esterno a 4 sia come ala  in un centrocampo a cinque. È bravo a spingere e ha il piede educato per fare cross”.

Da foggiano, ha avuto modo di osservare Luca Ranieri nella sua stagione in rossonero?
“Sì,  mi è piaciuto molto anche se penso che il meglio di sé lo abbia dato al Mondiale Under-20: se Pradè ha deciso di confermarlo in prima squadra significa che è pronto. Mi pare una scelta giusta”.