ARIATTI, Mi ha ferito essere mandato via in quel modo

Esclusiva Firenzeviola.it
24.03.2007 08:34 di  Raffaella Bon   vedi letture

La Fiorentina al rientro dalla sosta del campionato andrà a giocare a Bergamo contro l’Atalanta squadra che attualmente è un po’ in crisi e non vince da otto giornate. Firenze Viola ha intervistato Luca Ariatti, uno degli ex di turno.
Gioca contro la sua ex squadra, che effetto le fa?
“Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di cambiare squadra, visto che fa parte del nostro mestiere. A questo mi ero preparato. In cuor mio speravo che sarebbe arrivato il più tardi possibile. Quello che non sono riuscito a perdonare è il modo in cui sono stato ceduto, che mi ha profondamente ferito”.
Ma di Firenze conserva un buon ricordo?
“Per me l’esperienza di Firenze è stata preziosa. Mi è servita anche per il passaggio a Bergamo. Le critiche dei tifosi sono state costruttive, mi hanno aiutato a crescere. Il pubblico di Firenze, è un pubblico che ti dà tanto, ma pretende tanto. Senza dubbio mi è servito molto “farmi le ossa” in un ambiente come quello. Ho trascorso anni bellissimi, per questo avevo comprato anche casa. Io e mia moglie saremo per sempre legati a questa città. A Firenze ho lasciato degli amici, e non solo nella squadra”.
Come si trova a Bergamo?
“A Bergamo mi trovo molto bene. Mi sono inserito benissimo con i miei compagni, siamo una squadra giovane con la voglia di fare bene. Un gruppo unito ed amalgamato con un bravo allenatore con cui abbiamo un ottimo rapporto. Sono contento del momento che sto vivendo. La scorsa stagione con questa maglia ho vinto un altro campionato di B e non era facile risalire subito. Ho faticato per raggiungere certi livelli ed ora sono soddisfatto”.
Siete partiti alla grande ed ora state andando meno bene…
“Nessuna tensione, semmai la consapevolezza di avere fatto molto bene finora e che è necessario non perdere la concentrazione per raggiungere gli obiettivi. Fino a un mese fa sui giornali si parlava di undici fenomeni che dovevano puntare alla Champions. Adesso mi sembra di leggere “bollettini di guerra”. La solita esagerazione che sta intorno al mondo del calcio. Dopo la nostra promozione sapevamo che non sarebbe stata semplice".


I vostri obbiettivi?
Il nostro obbiettivo rimane ancora la salvezza, se viene qualcosa di più, meglio. Rispetto alle squadre neopromosse stiamo facendo molto bene ed anche rispetto al Chievo. Ultimamente abbiamo rallentato la nostra marcia, da otto giornate non vinciamo, ma siamo tranquilli e non dobbiamo mollare. Lottare per non retrocedere non è facile, si entra in un vortice pericoloso. Adesso abbiamo due partite in casa e dobbiamo dare il massimo. Abbiamo avuto un leggero calo e bisogna dare un’ accelerata. L’Atalanta ha fatto due belle prestazioni contro la Reggina ed il Palermo e altre meno belle. Anche domenica contro il Milan abbiamo perso, ma siamo stati pericolosi”.
La sosta quindi vi serve, magari alla Fiorentina un po’ meno?
“ A noi serve per ricaricare le pile, la Fiorentina anche se è in un periodo positivo, non credo che avrà problemi. Ma quando hai giocatori di qualità non ci sono problemi. L’unico problema è che ha tanti giocatori in Nazionale e che magari qualcuno può risentire di qualche acciacco”.
Toni giocherà mercoledì in Nazionale…
“E’ normale che contro di noi potrà risentire della partita. Ma quando sei un campione come lui e sei in un ottimo momento puoi permetterti di giocare ogni tre giorni”.
La Fiorentina è Toni-dipendente?
“Vedere una partita senza Toni è diverso. Il Toni di adesso viaggia ad alti livelli. Non solo per la fase realizzativa, ma anche per il carisma che ci mette in campo. La sua assenza incide tantissimo”.
E di Frey cosa pensa?
“Non ho visto nessuno spezzone domenica di partita, ma so che è stato uno tra i più bravi. Frey non lo scopro io, a mio avviso uno tra i migliori portieri di Europa. Si merita quello che sta ottenendo anche se gli manca la Nazionale. Mi chiedo perché il ct non lo convochi. Ci sono tanti portieri bravi in Francia ma non credo ci siano migliori di lui”
Cosa teme di questa Fiorentina?
“Temo il collettivo. E’ una grande squadra formata da campioni”
Un suo pronostico
“Noi siamo una squadra umile, saremo tranquilli. Faremo la nostra partita, spinti dalla voglia di fare bene”.