AGROPPI A FV, ROSSI? NON PUÒ DECIDERE UN'AMICHEVOLE. LIPPI HA MESSO IN DIFFICOLTÀ PRANDELLI PERCHÉ...
"È e sarà una storia infinita, ma il ruolo del ct è anche questo". L'ex viola Aldo Agroppi, ai microfoni di FirenzeViola.it, commenta il botta e risposta fra Rossi e Prandelli dopo la discussa esclusione di Pepito dai 23 azzurri che parteciperanno al Mondiale. "Rossi sostiene che i suoi test fisici erano perfetti, mentre Prandelli dice che la prestazione con l'Irlanda non gli è piaciuta. Io credo - spiega Agroppi - che non si possa decidere tutto da un'amichevole, quella di sabato, per di più con molte riserve e in cui la paura di farsi male - da parte di tutti - era tantissima. Pepito sperava di andare al Mondiale, anche perché se ci si basava su quell'amichevole ce n'erano diversi da lasciare a casa".
Condivide la scelta di inserirlo nel pre-convocati, se - come ha detto Prandelli - in realtà la decisione sui 23 era già quasi stata presa?
"Stare in ritiro e poi essere scartati fa male, ma fa parte del gioco. E' vero che lo ha tenuto a bagnomaria per troppo tempo: forse bastava vedere le ultime partite della Fiorentina per non portarlo, ma forse una scelta simile avrebbe avuto ripercussioni sulla preparazione a Coverciano, perché Rossi è molto amato da tutti i tifosi azzurri. Io invece credo che siano state anche alcune dichiarazioni di Lippi ("Tifo per Rossi: sbagliai a non portarlo in Sudafrica", LEGGI QUI) a mettere in difficoltà Prandelli. Il quale, nell'indecisione, ha scelto di non ascoltare l'ex ct".
E Firenze è insorta.
"Il ruolo del ct dell'Italia è da sempre difficile, anche se ben remunerato. Devo dire che io non sono d'accordo che la Federazione gli abbia rinnovato il contratto prima del Mondiale. E se dovesse andare come nel 2010 cosa succederebbe? Ma per la Fiorentina guardiamo il lato positivo: Rossi e Gomez, out dal Mondiale, saranno da metà luglio a Moena in ritiro con i compagni. Per i viola non poteva andare meglio".