VIOLA "NEL CAPANNO" IN ATTESA DELLA GIUSTA PREDA, PER PRADE' RINNOVO ANNUALE. MA PER RASSICURARE LA PIAZZA NON GUASTEREBBE UNA VISITA SULLE DOLOMITI DI ADV

10.07.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
VIOLA "NEL CAPANNO" IN ATTESA DELLA GIUSTA PREDA, PER PRADE' RINNOVO ANNUALE. MA PER RASSICURARE LA PIAZZA NON GUASTEREBBE UNA VISITA SULLE DOLOMITI DI ADV

Calma e gesso. Sono giorni difficili da decifrare per la Fiorentina che ha cominciato ad allenarsi a Moena. E mentre Paulo Sousa ha già dimostrato di volersi calare pienamente nel suo nuovo ruolo (trovando dunque contatto ed empatia con stampa e tifosi) la piazza si divide tra speranzosi e scettici. Certo, le recenti vicende vissute in zona Franchi qualche scossone lo hanno dato, e indubbiamente sul mercato la società sembra un po’ ferma, ma questa Fiorentina ha già saputo ripartire negli anni passati.

Lo ha fatto in particolare nel primo anno dell’era Montella quando, a differenza di oggi,  mancava completamente la squadra. I risultati del campo, nei tre anni successivi, impongono un nuovo bonus di fiducia. Anche oggi. Da spendere almeno da qui a fine mese quando i primi colpi potrebbero essere più vicini. Ecco perché anche all’interno della dirigenza nessuno è con l’acqua alla gola. E’ di fatto una Fiorentina attualmente rinchiusa “nel proprio capanno”, in attesa di adocchiare la preda giusta e azzannarla, se vogliamo utilizzare una metafora venatoria.

Due centrocampisti e un esterno destro, queste le priorità al momento (oltre la questione Sepe che oggi dovrebbe risolversi in un senso o nell'altro) con nomi tendenzialmente ancora da scoprire se, come si evince dalle ultime cronache di mercato, sia Zappacosta, che Baselli, che lo stesso Behrami, sono stati alla fine obiettivi che non hanno convinto. Intanto, però, sono arrivati due rinnovi importanti, uno praticamente ufficializzato, l’altro ancora da annunciare. In effetti per quanto riguarda Babacar la firma sul rinnovo è ormai già cosa nota, mentre per quanto riguarda il diesse Pradè il rinnovo (annuale) è ormai cosa fatta.

L’assenza di annunci, perciò, al momento non deve inquietare più di tanto, visto che di fatto lo stesso Pradè sta lavorando con pieni poteri e in autonomia. Non salirà a Moena, salvo cambiamenti nel programma, anche per questo motivo. Perché, rinchiusi nel “capanno”, i dirigenti viola aspettano il momento buono per cacciare. Se, poi, nei prossimi giorni il primo referente della proprietà (nonché il primo riferimento della tifoseria) ovvero Andrea Della Valle, decidesse di rinfrancare tutti, magari con una visita a Moena, sarebbe tutto più semplice. Anche aspettare le prime novità dal mercato. 

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it