AQUILANI, La società mi è stata vicina. Commisso...
"La soddisfazione è enorme perché è stato fatto qualcosa di meraviglioso, mi viene da dire di non normale". Alberto Aquilani è al settimo cielo dopo la vittoria della Coppa Italia Primavera contro l'Atalanta e la sua gioia è evidente ai microfoni dei canali ufficiali del club: "Il merito è dei ragazzi, va dato credito a loro perché hanno fatto qualcosa di storico, che non so se mai qualcuno riuscirà a fare, facendo una partita commovente perché l'Atalanta aveva qualcosa in più come età, come esperienza... Vedere questi ragazzi lottare alla pari così in una finale per me è stato commovente al di là del risultato. Poi la fortuna o la voglia di volerla vincere ci ha premiato, però va fatto un applauso ai ragazzi".
Non hanno mai mollato ed hanno così trovato un gol in extremis.
"Sì sì, l'hanno voluta, l'hanno cercata. Sono ragazzi che hanno qualcosa dentro e, oltre ad essere bravi, hanno questa attitudine, questa voglia nel lavoro, nel credere nelle situazioni e non è un caso se abbiamo vinto la Supercoppa e la quarta Coppa Italia. Vuol dire che questi ragazzi hanno dei valori e mi auguro che possano avere la loro possibilità in futuro magari con i più grandi".
Qual è il segreto di questa squadra?
"Non c'è. Il segreto è il lavoro, il crederci, il non abbattersi, il non sentire le parole negative, e ne ho sentite tante, il guardare sempre il lato positivo, il credere in qualcosa... Perché noi ci aggrappiamo a qualcosa quando le cose vanno bene e quando le cose vanno male. I ragazzi sono i primi a crederci, più di me e quindi vanno applauditi, vanno incoraggiati e vanno ringraziati, perché io ho fatto poco... Li alleno, ma sono loro che vanno in campo, che mi ascoltano e sono loro che trasmettono poi. Per me era la quinta finale, abbiamo vinto la Supercoppa, siamo in campionato a lottare, poi ci sta di perdere, di vincere... Siamo venuti qua dopo due sconfitte e non era facile avere questo impatto nella partita e nel portare a casa un risultato così importante".
A chi dedica la Coppa Italia?
"La dedico a tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni, la mia famiglia, le mie figlie. Un ringraziamento alla società: a Rocco, a Joe, a Daniele e a Valentino perché mi sono stati vicino. Non mi hanno chiesto di vincere, sono sincero, quindi vincere così è una soddisfazione per me doppia. Rocco sta lontano, ma lo sento vicino, ci tiene in una maniera incredibile e quindi la dedico soprattutto anche a lui".