OLIVERA, Viola sterile. Felice per Torreira e Cabral

21.04.2022 16:39 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
OLIVERA, Viola sterile. Felice per Torreira e Cabral
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

"Ieri ho visto un'ottima Fiorentina che si è caratterizzata per un bel palleggio. La Juve si è coperta e ha cercato le ripartenze dopo aver segnato il primo gol". Commenta così Ruben Olivera, ex centrocampista di entrambe le squadre, a TMW la semifinale di ritorno di Coppa Italia: "La Fiorentina ha messo sotto gli avversari, però è stata sterile, è mancato l'ultimo passaggio filtrante, il tiro da fuori. Come organizzazione si è comunque dimostrata ottima".

Ha fatto discutere la scelta di Dragowski titolare.
"Terracciano in effetti è andato molto bene. Dragowski ha responsabilità su quell'uscita un po' imprevista, per un portiere di questi livelli non ci voleva".

Ikonè a centrocampo è stata una scelta a sorpresa.
"Non è molto decisivo, almeno così. Castrovilli si è fatto male e stava andando anche bene. Peccato per questo ragazzo che tra l'altro ultimamente stava ritornando su buoni livelli. Ikoné, ripeto, è stato poco incisivo, ha giocato forse in un ruolo non suo e ha trovato poco spazio. Giocando sulla fascia può fare la differenza, ma evidentemente Italiano aveva pensato ad un altro tipo di scelta dopo averla soppesata bene".

Nella corsa all'Europa League come vede i viola?
"Li vedo bene, ho seguito le partite della Fiorentina che pian piano sta diventando più solida".

La mancanza di concretezza può essere un problema?
"Ora ci sono da affrontare anche squadre che devono salvarsi. La Salernitana ad esempio è di nuovo in gioco. Occorre stare attenti, affrontare le piccole ora è più complicato, ma la qualità delle due rose non si discute. Va bene anche vincere 1-0...".

Il suo connazionale Torreira è di nuovo ad ottimi livelli.
"Ha fatto un campionato strepitoso, non avevo dubbi. E' rinato a Firenze, in un ambiente giusto per fare calcio. Ha segnato 5 reti, è spesso decisivo. Sono contento anche di Cabral, ottimo attaccante che con un altro campionato di esperienza farà parlare molto bene di sé. E' un giocatore moderno, veloce, tecnico e forte di testa".

Facendo un passo indietro perché a Firenze, nella sua esperienza in viola, non riuscì a lasciare una grande impronta?
"Nel primo anno con Delio Rossi avevamo una buona squadra, ma arrivammo a salvarci solo all'ultima giornata. Con Montella invece nel mio ruolo era arrivato Pizarro ed era difficile togliergli il posto, era uno dei migliori in Italia. Nelle poche opportunità che ho avuto ho cercato di approfittarne. Ma tutto sommato non mi lamento, sono cresciuto come persona e come giocatore con Borja Valero, Rossi, Gomez. Potevo fare di più però alla fine sono soddisfatto".