DELLI CARRI, Quel Samp-Fiorentina e Dondarini...
Sono passati oltre cinque anni e mezzo ma per Daniele Delli Carri, attuale direttore sportivo del Pescara, quella serata a Marassi in cui la Fiorentina perse tre a zero contro la Sampdoria, ed in cui lui fu espulso dopo neanche sette minuti, non riesce a dimenticarla: "Ho sempre il ricordo di quella partita perché era delicata in chiave salvezza - ha esordito l'ex difensore gigliato -. Mi sembrò assurdo rimanere in nove dopo dieci minuti ma parto dal presupposto che, essendoci buona fede, anche i direttori di gara sbagliano. Dissi a Dondarini 'sei scarso', e lo dissi a malincuore perché ho sempre avuto con lui un ottimo rapporto, come mai avevo avuto con altri direttori di gara. Nell'intervallo cercai di chiarire il perché di quella frase e la sola giornata di squalifica chiarì che non c'era cattiveria o gravità. Nelle gare successive ci dicemmo di peggio, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli".
"Mihajlovic è un allenatore giovane, viene da una buona esperienza,avrei preso anche io lui dopo Prandelli, perché ha carattere, competenza ed è la scelta giusta per riprogrammare il futuro. Capisco che a Firenze non c'è pazienza, ma i tifosi devono stare vicino alla famiglia Della Valle'. L'ex difensore anche di Torino, Genova e Siena ha poi parlato anche della sua esperienza dietro la scrivania: 'Non è stato semplice passare da calciatore a dirigente - ha concluso il 39enne foggiano -. Appena ho smesso di giocare ho preso il patentino di direttore sportivo a Coverciano grazie alla società del Pescara e, a livello societario, faccio coppia con Fabrizio Lucchesi come direttore generale. E' un bell'effetto fare le scelte sui calciatori, vorrei essere ancora in campo ma devo abituarmi all'idea di essere dietro la scrivania. Sono soddisfatto dell'inizio di stagione del Pescara e soprattutto dei giovani del nostro vivaio".