CAROBBI, Viola tengono ritmo troppo alto. Dietro...

09.11.2021 13:52 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno
CAROBBI, Viola tengono ritmo troppo alto. Dietro...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'ex difensore ed allenatore delle giovanili della Fiorentina, Stefano Carobbi, è intervenuto per fare il punto della situazione dopo l'inizio di campionato dei viola. Di seguito le sue dichiarazioni:

Che Fiorentina ha visto in queste 12 partite?
"Una bella Fiorentina. Sicuramente spregiudicata, ma con più punti di quelli che avremmo sognato di avere. Sono contento, però un po' più di attenzione nel prendere gol ci vuole. In trasferta si è perso spesso, poi Milenkovic si fa espellere in un match da pareggio... Così fa veramente male. E' un peccato, ma è anche vero che Italiano vuole un gioco dispendioso e i dati dimostrano che non ce la fanno a tenere quel ritmo fino alla fine. Non credere nelle proprie idee sarebbe sbagliato, ma qualcosa bisogna cercare di cambiare. Questo ritmo per 90' non si riesce a tenerlo".

Qual è il problema della Fiorentina contro le grandi?
"Consideriamo la qualità che possono avere le altre squadre. I viola sono un'ottima squadra, ma senza individualità incredibili tranne Vlahovic. Credo che ci sia un po' di maturità da apprendere e penso che possiamo piano piano arrivarci. La Fiorentina deve evitare di sforzarsi troppo nei primi 65 minuti, altrimenti nel finale è in deficit di ossigeno. Comunque mi è piaciuta e non deve snaturarsi".

Che farebbe con Vlahovic?
"Mi dispiace perché se si va a guardare chi è passato da Firenze e chi purtroppo non c'è più saremmo una delle squadra con più talenti. Quindi significa che bisogna agire diversamente: o si adegua a certi ingaggi che sono francamente improponibili o rischi di perdere talenti come il serbo. E' un ragazzo che farà benissimo, però è un anno e mezzo, quasi due, che è ad alti livelli e chiedere 6 milioni all'anno mi pare eccessivo. Purtroppo per me c'è di mezzo anche il procuratore, ma dispiace perché arriviamo a perdere l'ennesimo talento. Ora cercherei di monetizzare al massimo dalla sua cessione, ma così non si può crescere".