Amatucci: "Las Palmas? Scelta azzeccata, il livello è alto. Sogno il Mondiale"

Amatucci: "Las Palmas? Scelta azzeccata, il livello è alto. Sogno il Mondiale"FirenzeViola.it
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Oggi alle 17:44Ex viola
di Redazione FV

Lorenzo Amatucci, centrocampista classe 2004 in prestito dalla Fiorentina si sta facendo valere al Las Palmas, diventando il terzo giocatore più utilizzato dalla squadra delle Canarie, capolista della Segunda Division spagnola insieme al Deportivo e al Racing Stander. Di seguito le sue parole rilasciate in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

Perché ha scelto le Canarie?
“Perché ho sempre avuto una grande passione per il calcio e il campionato spagnolo. Sono cresciuto guardando il Barcellona di Messi. Il mio agente è spagnolo e quando mi ha presentato l’idea non ho avuto dubbi, volevo misurarmi con un modello di calcio che avevo idealizzato. Non mi sono sbagliato, scelta azzeccatissima”.

I suoi che cosa fanno?
“Mio padre è operaio, mia madre lavorava con mio nonno che ha una ditta di idromeccanica ma purtroppo è morta l’anno scorso di cancro”.

Tremendo, mi dispiace. Poi dando un’occhiata alla rosa del Las Palmas emerge il nome di Kirian Rodriguez, giocatore del Las Palmas che si è già dovuto fermare due volte, per 8 e 7 mesi, a causa di un cancro linfatico. La prima nel 2022 e di nuovo quest’anno. È tornato in campo il 5 ottobre scorso.
“Sì. Io la sua storia la conoscevo, e quando sono arrivato qui Kirian è stato il primo farsi avanti con me, a parlarmi. Non penso sapesse di mia madre ma è una persona magnifica, aperta, disponibile, solare, sorridente e positiva. Non è mai triste, è impegnato a godersi ciò che gli offre la vita. Un esempio grandissimo, mi trovo molto bene con lui”.

Come sono stati questi primi mesi a Las Palmas?
“Eccezionali. Sole, mare, calcio e studio. Difficile pensare a una situazione migliore. Invece in campo inizialmente è stata dura. Tutto completamente diverso, non ero abituato. Il modo in cui si fa la forza è molto più dinamico ed esplosivo, e poi in campo è tutto ridotto in spazi ristrettissimi, non hai tempo di pensare e non ero abituato. Qui al Las Palmas il livello tecnico medio è molto alto. Io ho grande fiducia in me stesso e sono venuto con questa base. Ma dopo i primi allenamenti questa fiducia ha vacillato. Ho la fortuna di aver incontrato un allenatore e una persona magnifica, e piano piano ho preso confidenza. Ho visto che mi riuscivano cose difficili, o che ritenevo tali, che tutto scorreva con naturalità”.

Guardando al futuro cosa si aspetta?
“Sono in prestito fino a giugno, il Las Palmas ha un diritto di riscatto ma solo se andiamo in Liga, e la Fiorentina ha la possibilità del controriscatto. Intanto andiamo avanti con questo campionato bellissimo, durissimo e lunghissimo. Poi vedremo”.

Lei è del 2004. Il Mondiale del 2006 non può ricordarlo e da lì è iniziato l'oblio per l'Italia.
“Già. Non ho grandi memorie, e per questo spero con tutte le mie forze che riusciremo ad andare al Mondiale. Vorrei provare l’emozione di vederlo, e un giorno di giocarlo”.