AVEVA RAGIONE
Ed ora vediamo se, in un’eventuale prossima contestazione, alla Fiorentina verrà chiesto ironicamente di comprare un altro portiere. “Facile parlare col senno di poi” potreste ribattere. E noi potremmo rispondervi riportando quanto scritto il 14 ottobre scorso: l’acquisto di Boruc è stato forse il vero unico colpo da maestro di Corvino nell’ultimo mercato. Usiamo il condizionale perché in quella occasione ci riferivamo a ben altri scenari, ovvero ad un tentativo, non andato poi a buon fine, di realizzare nel migliore dei modi quella politica di auto-finanziamento che poi è stata in qualche modo abbandonata. Non siamo qui per auto-incensarci, ma per rendere giustizia ad un’operazione condotta in maniera intelligente da Pantaleo Corvino. Ovvio, non ci rimangiamo quanto sostenuto nelle scorse settimane, e restiamo convinti del fatto che, quando lo stesso ds viola parlava della necessità di avere una valida alternativa anche nel ruolo di portiere, stesse nascondendo uno scenario ben più complesso. Però non diceva affatto delle sciocchezze. E, a conforto di ciò, ricordiamo che lo stesso concetto Corvino lo espresse oltre due anni fa in occasione dell’arrivo di Storari. Il nostro diesse avrà molti difetti, ma i giocatori li conosce bene.
Lasciando da parte le dichiarazioni al veleno di Cesare Prandelli e la simpatica risposta di Branchini, che Frey fosse un giocatore a rischio infortunio lo si sa da quel drammatico 10 gennaio 2006 (è vero, stavolta si è fatto male alla gamba sana, ma con un ginocchio malconcio anche l'altro diventa automaticamente soggetto a infortuni), con Pantaleo Corvino, al suo primo anno a Firenze, costretto a ricorrere in tutta fretta all’acquisto di Gianluca Berti e Bogdan Lobont. Tra l’altro in quell’occasione la Fiorentina, nella disgrazia, ebbe la fortuna di ritrovarsi senza il proprio portiere titolare a campagna trasferimenti in corso. Con tutto il rispetto per Vlada Avramov e Andrea Seculin, ci domandiamo cosa sarebbe accaduto nei due mesi che ci separano dalla sessione invernale del calciomercato senza il portierone polacco pronto in rampa di lancio. Poi, non essendo il calcio una scienza esatta, ci sta anche che l’ex Celtic non risponda alle aspettative e Sinisa Mihajlovic decida di affidarsi ad “uno delle sue parti”. Ma, almeno in questo caso, non si potrà rinfacciare alla dirigenza gigliata di non essere stata previdente. Tornando al mercato in senso stretto, ogni decisione sul futuro di Boruc, salvo clamorose sorprese, viene rimandata alla prossima estate. E lo stesso discorso vale in parte anche per lo stesso Frey. Resta da capire cosa accadrà a Avramov e Seculin. Prima sul campo e poi in sede di mercato. In ogni caso per loro una “promozione” ci sarà. Vedremo quale sarà la sua entità e che effetto potrà essa avere sulle strategie di mercato della società viola.