MASINI, Il cambio tattico c'era già: ora è solo evidente

15.11.2022 14:48 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dalla nostra inviata Luciana Magistrato
MASINI, Il cambio tattico c'era già: ora è solo evidente

A Coverciano ha parlato anche il cantante di nota fede viola, Marco Masini. Queste le sue parole raccolte da FirenzeViola.it: “Ho avuto la fortuna di venire qui anche con la Nazionale italiana Cantanti. Mi sono emozionato a entrare in questo posto storico, per me è stato anche oggetto di curiosità non solo a livello umano ma anche tecnico. Mi nacque la voglia di iscrivermi a un corso di allenatore, poi ho rinunciato perché sarebbe stata una pressione inutile nei confronti di uno che di mestiere fa il cantautore”.

Quale giocatore della Fiorentina le sarebbe piaciuto essere?
“Antognoni è il simbolo della nostra generazione, con quella eleganza e stile irraggiungibili. È grazie a mio padre, che si chiamava Giancarlo, che mi sono innamorato di un Giancarlo che mi ha fatto a sua volta innamorare del calcio”.

Dei viola di adesso chi la convince di più?
“Sostanzialmente la Fiorentina. Chiunque la rappresenti, se lo fa con onore e dignità, credo sia meritevole di indossare quella maglia”.

Gonzalez forse l’ha indossata meno volentieri ultimamente?
“Non lo so, lui parla spagnolo mentre io italiano (ride, ndr)”.

Cosa pensa del cambio tattico operato da Italiano?
“Il calcio è in continua evoluzione, lo stanno dimostrando squadre che non ti saresti mai aspettato giocassero con una velocità e una modernità incredibili. Squadre che stanno dando del filo da torcere alle grandi. L’evoluzione è un diritto e un dovere di tutti quanti coloro hanno deciso di fare calcio. Quindi gli allenatori, le squadre, i ragazzi stessi. Le metamorfosi devono avvenire anche durante la partita stessa. Forse di quello che ha fatto Italiano ci accorgiamo più adesso, poiché vediamo Amrabat e Mandragora a fare i due di centrocampo. Credo che questo accadesse anche prima, mi viene da pensare a Bonaventura e Barak che vanno a sostenere la punta, ma adesso è più evidente”.

Prima parlava con Gianluca Rocchi, gli ha chiesto anche del rigore contro il Milan?
“No, è stato un altro a chiederglielo. Io ho parlato di musica, l’ho invitato al mio concerto che si terrà il 6 di dicembre al Teatro Verdi”.