Martinelli, una scelta errata in estate e una crescita da iniziare: a gennaio probabile prestito
Se già in estate non mancavano dubbi e perplessità in merito, adesso non ci sono più pareri discordanti: la scelta di tenere in rosa Tommaso Martinelli, fatta in estate dalla Fiorentina, si è rivelata la peggiore possibile. Nell’ultima sessione di mercato la società viola ha preferito consegnare al giovane portiere il ruolo di dodicesimo, “promuovendolo” rispetto alle stagioni passate da terzo, invece di lasciarlo andare a maturare altrove per poi riportarlo a casa con un’esperienza in più sulle spalle. Una decisione che, dicevamo, già tra luglio e agosto aveva fatto discutere e che ora, dati alla mano, non può che mettere tutti d’accordo. Con responso negativo.
Una crescita che non parte nemmeno
Il classe 2006 è salito in pianta stabile in prima squadra da ormai un paio d’anni e da allora si è sempre parlato di lui come uno dei principali prospetti del panorama nazionale. La Fiorentina lo sa ed è convinta di aver cresciuto al Viola Park il suo probabile portiere del futuro, ma per renderlo pronto a diventare il suo numero uno è necessario iniziare il percorso di crescita. Che difatti, finora (ammesso che sia partito), è andato troppo a rilento: prima la gavetta dietro a Terracciano, poi l’alta scuola di De Gea, ma il minutaggio non è mai salito. La strategia adottata in estate prevedeva un’altra stagione sotto l’ala dello spagnolo con la possibilità di giocare quantomeno in Conference, ma le presenze accumulate finora, anche a causa della brutta piega presa fin da subito dalla stagione che ha “costretto” ad utilizzare De Gea più del previsto, restano solo due (Mainz e Losanna). Troppo poco.
Gennaio con le valigie
Motivo per cui la sua agenzia di procuratori ha già iniziato a sondare il terreno per vedere se c'è modo di portarlo altrove nel mercato di riparazione - ovviamente in prestito, con la Fiorentina saldamente in controllo del cartellino -. Non importa tanto se in Italia o all’estero, la certezza è che il ragazzo ha bisogno di giocare. Perché va benissimo allenarsi con i migliori maestri, ma solo col ritmo partita si acquisisce esperienza e si cresce veramente. Inoltre, la Fiorentina ha recentemente riaccolto Oliver Christensen dopo la fine del prestito allo Sturm Graz e difficilmente riuscirà a piazzarlo di nuovo a gennaio. Col reintegro del danese e la presenza di Lezzerini, il club viola può permettersi di avere due secondi portieri e poter - finalmente - mandare Martinelli a farsi le ossa altrove. Per davvero.
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