ITALIANO (S. STAMPA), Vogliamo fare come il Napoli
Dopo la vittoria contro il Lecce, Vincenzo Italiano ha parlato così in sala stampa: "La prestazione è stata diversa perché arriviamo da un periodo in cui siamo davvero stanchi. Le rotazioni di oggi sono state in funzione delle fatiche di Ikone, Bonaventura, Cabral e gli altri. In quattro o cinque non avevano recuperato, giusto evitare infortuni per lungo tempo. Non saremo stati arrembanti come tante altre partite ma la vittoria è arrivata dopo aver concesso pochissimo. Ci siamo allenati una sola volta, loro per una settimana. Vedo la squadra maturata sotto tanti punti di vista. Ora ci riposiamo, la sosta sarà diversa da quella del Mondiale. Ci ricaricheremo e sistemeremo alcune situazioni".
Cosa fare nella sosta? Sente di aver trovato lo spirito di squadra?
"Intanto riposiamoci e poi riprendiamo con questa mentalità. Siamo coinvolti nell'andare avanti sulle tre competizioni e già questa è una grande soddisfazione. Ad aprile avremo nove partite in venticinque giorni, immaginate quanto sarà dura. Tutti devono stare pronti, può accadere di tutto. Vedo anche la voglia di non subire più gli episodi con troppa leggerezza, questo spirito c'è e abbiamo concesso pochissimo nelle ultime partite. Dobbiamo ragionare come il Napoli, che si sta avvicinando a grandi traguardi perché tutti spingono forte".
Cosa si porta dietro dalla striscia di vittorie consecutive? Vuole un ulteriore balzo in avanti?
"La partita di Verona è stata quella che ci ha dato la fiducia che mancava. Tre gol, nessuno subito... Da lì penso sia sbocciato qualcosa nella testa dei ragazzi ed è giusto continuare su questa strada. Abbiamo già giocato 41 partite e ne abbiamo altre sedici... Dovremo tutti remare dalla stessa parte, coinvolti e partecipi. Solo così si va fino in fondo".
Kouame scelto per la febbre di Jovic? Dodo sta mostrando il suo vero volto?
"In cinque-sei non avevano recuperato e confermo che sarebbe stata una forzatura mandarli in campo. Jovic e Castrovilli stamattina avevano la febbre, Luka neanche stava in piedi. Con Cabral che non rischiamo per non andare incontro a infortuni, ci poteva aiutare Kouame a dare profondità. Abbiamo tirato il collo a Baschirotto e Umtiti in verticale, ognuno ha le sue caratteristiche e le sfrutta in base alla partita. Lui si impegna sia a destra, a sinistra che da prima punta e quello è importante. Dodo finalmente è riuscito a "scavallare" l'aspetto fisico. Il problema era quello, l'inattività e l'infortunio al polpaccio che lo ha rallentato. Inizia d avere grande intesa coi compagni e sta bene, lo vedo sorridente e valore aggiunto".
Quanto è soddisfatto della fase difensiva?
"Siamo contenti e non si tratta del portiere o dei quattro difensori ma del collettivo che trova le forze e ripiega velocemente per chiudere tutte le linee. Lo facevamo anche prima ma con meno attenzione e concentrazione, spesso subivamo gol evitabili senza mettere pezze come avremmo potuto fare. Ora invece chiudiamo, mettiamo il corpo tra palla e porta. Stiamo crescendo, soprattutto in mentalità. Questo ci porta a risultati e soddisfazioni, non dobbiamo mollare, siamo dentro ogni competizione ed è un grande orgoglio che ci spingerà".