BIRAGHI, Bravi in Olanda. Sul Franchi e le critiche...

07.09.2022 12:52 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dalla sala stampa del Franchi - Luciana Magistrato e Andrea Giannattasio
BIRAGHI, Bravi in Olanda. Sul Franchi e le critiche...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Assieme al tecnico viola Vincenzo Italiano, dalla sala stampa del Franchi ha preso la parola anche Cristiano Biraghi che ha introdotto i temi legati alla sfida di domani sera contro l'RSF Riga. Ecco le sue parole:

Sulle emozioni della partita: "Il Twente era una squadra molto temibile ed organizzata, era una formazione tutt'altro che semplice per cui ci siamo già abituati allora alla mentalità europea. Siamo stati bravi a passare quel turno difficile e siamo pronti ad affrontare con la massima serietà questa competizione".

Sull'obiettivo in Conference: "Servirà dare il massimo in tutte le partite. Lo scorso anno abbiamo raggiunto un traguardo incredibile e abbiamo ancora tanti margini per migliorare. Dobbiamo pensare di partita in partita senza porsi limiti".

Se vuole fare un appello ai tifosi per andare allo stadio: "Ho letto che ci saranno solo 10mila persone: il Franchi ci dà sempre una spinta in più, dispiace che ci sia così poca gente. Specie perché la Fiorentina è da anni che non faceva l'Europa. Sarà un motivo in più per andare avanti nella competizione e far sì che in questo stadio si giochino partite più belle".

Sulle assenze in difesa: "Io mi alleno con tutti i difensori della rosa, per me è indifferente: sono certo che Ranieri farà una grande partita e farà vedere tutto il suo valore".

Sull'importanza dei giocatori più esperti: "Sono contento che abbiamo avuto un turno preliminare così, almeno abbiamo capito subito come funziona. Anche quello ha fatto esperienza. Le mie prime partite che facevo in Europa mi aggrappavo ai concetti di squadra, quindi l'esperienza viene da sola. L'importante è che chi va in campo faccia quello che ci aspettiamo da lui".

Su Benassi: "È un grande amico fuori dal campo, siamo arrivati insieme qui 6 anni fa. È un professionista esemplare e dispiace a me come al mister che sia fuori dalle liste".

Su come sente la Conference: "Normale che la senta più mia rispetto a quando ero nell'Inter ed erano gli altri ad aver conquistato l'Europa. All'inizio pensavo che il problema ero io qui a Firenze perché prima di me si faceva sempre l'Europa e dopo no (ride, ndr)..."

Sulle critiche: "Non fanno mai piacere ma non mi danno fastidio, anzi. Meglio che vengano fatte a me che a qualche giovane. Qua a Firenze ormai lo so che il tifoso e la stampa sono esigenti. A volte le critiche possono essere troppo cattive, quelle costruttive invece si accettano. Sappiamo che il nostro lavoro è fatto anche di questo, però ha ragione anche il presidente: a volta le critiche sembrano fatte apposta".