BIGICA, Siamo andati sotto immeritatamente. Astori...
L'allenatore del Sassuolo primavera, Emiliano Bigica, ha parlato al termine della sfida pareggiata contro la Fiorentina: "E' stata una partita difficile contro una squadra in salute e grande esperienza. Servivano coraggio e presunzione, questo ho detto ai ragazzi. Siamo andati immeritatamente in vantaggio, poi abbiamo pareggiato e rischiato poco. Il risultato è giusto. Diamo continuità e adesso dobbiamo fare il risultato contro il Cesena".
Il playoff è l'obiettivo?
"Il primo obiettivo è mantenere la categoria. Ho una squadra con grande qualità ma poca esperienza in Primavera 1. Vogliamo toglierci da quota 40 e poi mi piacerebbe portare il Sassuolo alle finali, visto che le organizziamo noi. Ogni anno ci andiamo vicini".
C'è un giovane Viola che l'ha colpita?
"Mi verrebbe da dire Distefano, che è un 2003, ma il giocatore fondamentale per loro è Amatucci. Ha dinamicità, è bravo nei contrasti ed ha sicuramente un bel futuro davanti a sé".
Che differenze ha trovato in questa Fiorentina rispetto a quella che ha allenato lei?
"La Fiorentina ha sempre avuto ottime squadre e continua ad averle. Aquilani ha acquisito esperienza e sta allenando bene. Tutte e due avevano giocatori importanti, non dimentico chi ho allenato. La Fiorentina probabilmente negli ultimi due campionato poteva centrare i playoff e non ci è riuscita, ma gli auguro che accada quest'anno, magari insieme a noi".
Prosegue: "La Coppa Italia è una competizione che puoi vincere in poche partite e la Fiorentina è sempre stata brava nelle fasi centrali. Non è mai facile vincerle, ma non me lo aspettavo. Magari certe volte sarebbe stato meglio centrare i playoff".
C'è una squadra favorita?
"La classifica è equilibrata in alto, una squadra che inanella buoni o brutti risultati stravolge tutto. Serve continuità, ma la squadra che mi ha fatto più impressione è il Lecce: hanno qualità ed esperienza, Corvino ci sa fare e ci tiene al campionato Primavera. Meritano il primo posto".
Su Bruno: "C'è un grande rapporto tra Primavera e Prima squadra, D'Andrea andrà coi grandi e per questo l'ho tolto. Bruno ha un anno in meno ma ha fatto vedere grandi cose. Può fare bene nel panorama calcistico italiano, vede cose che altri non vedono, oltre a saper giocare a calcio".
Che ricordi ha di Astori?
"Furono giorni tremendi e di grande dolore. Era un ragazzo e un capitano vero, sempre sorridente. Riceve tanto affetto ed è l'emblema dell'uomo che è stato. Tornammo in campo per primi, contro la Juventus e vincemmo 2-0. Ricordo che a fine partita feci una foto nello spogliatoio con la maglia di Astori e tutti i ragazzi. Fu un momento duro e mi piacerebbe ricordarlo con queste belle parole".