MILAN-SHAKHTAR, 300 livornesi a vedere Lucarelli
«Le vie del mercato sono infinite». Sibillino, ma allo stesso tempo diplomatico, Cristiano Lucarelli, è tornato in Italia da avversario del Milan in Champions League con lo Shakhtar Donetsk. Sa che il suo nome è stato legato spesso a possibili movimenti di mercato in Italia anche perchè nei pochi mesi trascorsi in Ucraina ha avuto qualche problema di ambientamento. «La difficoltà più grande che ho incontrato - spiega Lucarelli - è che lì c’è una regola per cui ci devono essere quattro ucraini in campo e altrettanti in panchina. Per me comunque è una regola giusta e dà più chance di giocare ai nazionali». Altri due problemi per lui sono la famiglia, «che ho dovuto lasciare in Italia perchè non ci sono scuole italiane per i miei bambini e la ‘saudade’ perchè noi livornesi siamo come i brasiliani, se stiamo lontani da casa soffriamo di nostalgia».
Una avventura non semplicissima quella di Lucarelli, ma comunque vissuta con convinzione dall’ex attaccante del Livorno: «Sono stato un po’ indotto a volere questa esperienza dagli ultimi avvenimenti, un anno così però lo volevo e segnare in Champions e in nazionale mi gratifica. Sono felice perchè ho preso la strada più lunga rispetto ad altri ma sono arrivato dove volevo». Il campionato italiano lo riabbraccerebbe volentieri, perchè «nonostante tutti i suoi problemi rimane il più bello del mondo. All’estero vivi con più tranquillità, soprattutto per uno come me che era sempre in mezzo alle polemiche.
Certo che non mi aspettavo di essere così rimpianto e speravo che il Livorno non andasse così male». Intanto ad attenderlo c’è il Milan, una squadra che secondo Lucarelli «ha sette vite, soprattutto in Champions. Tra noi e loro non c’è partita a livello di esperienza, siamo sicuramente noi a doverci preoccupare». A tifare per lo Shakhtar ma soprattutto per Lucarelli ci saranno 250-300 tifosi che oggi partiranno da Livorno.
Quanto a Lucescu, il tecnico degli ucraini, dovrebbe sicuramente utilizzare Lucarelli davanti con un centrocampo di livello «formato da tre brasiliani giovani e di talento come Fernandinho, Ilsinho e Jadson». Soprattutto quest’ultimo, secondo Lucescu, sarà protagonista insieme a Pirlo di una partita nella partita. Sul ritorno di Lucarelli nel campionato italiano dice: «Se gli danno gli stessi soldi che gli diamo noi è libero di andarsene. Ma non credo che succederà e quindi sono tranquillo. Mi fa piacere che sia venuto allo Shakhtar, ma deve rimanere solo se lo vuole».