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Secondo ko e fischi meritati: la Fiorentina è un incubo di fine estate

Secondo ko e fischi meritati: la Fiorentina è un incubo di fine estateFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
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di Pietro Lazzerini

La Fiorentina perde la seconda partita in casa e lo fa senza appello, vanificando il vantaggio maturato nel primo tempo e concedendo al Como prima di pareggiare e poi di vincere senza nemmeno uno sforzo da considerare eccessivo. I fischi del Franchi e i cori della Curva Fiesole, assolutamente meritati per quanto visto in campo oggi e nelle precedenti uscite, certificano come la piazza sia giustamente in subbuglio, dopo la conquista di appena due punti in quattro partite e con un calendario che non promette niente di buono. 

Cambi e atteggiamento
La Fiorentina aveva iniziato anche bene, disputando un buon primo tempo contro un Como apparentemente remissivo e con un Nico Paz evanescente. Poi, in seguito al vantaggio e col passare dei minuti, la sensazione è stata quella di una squadra che andava via via spegnendosi, e così è stato. Il Como ha sfruttato la poca convinzione dei viola giocando con freschezza e con le idee del proprio allenatore. Dall'altra parte, i cambi di Pioli e in generale l'atteggiamento dei giocatori in campo, hanno mostrato ancora una volta una pericolosa fragilità. 

Pioli resetta tutto
Pioli non è ancora riuscito a inculcare le proprie idee alla squadra, intimorita, mediocre, senza anima. Le preoccupazioni principali vengono proprio dall'assenza della scintilla tra allenatore e squadra, nonostante, tra l'altro, lo stesso tecnico abbia avuto molto tempo a disposizione in estate per provare ad entrare nella testa di gran parte della rosa. Col 4-4-2 schierato oggi, Pioli ha cancellato gran parte di ciò che aveva studiato in estate. Ha cambiato la difesa, ha mandato in campo tre terzini nello stesso momento, ha tolto Fagioli e Comuzzo, inamovibili nei mesi estivi e ora persi psicologicamente e tecnicamente.

La Fiorentina non sa dove andare
Non si può non essere preoccupati davanti a questa seconda sconfitta. Anche perché contrariamente alla scoppola contro il Napoli, la Fiorentina non ha neanche l'alibi di aver affrontato una squadra più forte in senso assoluto. Il Como sa dove andare e ha tracciato la strada nel modo giusto, la Fiorentina non lo sa. Ed è questa la sostanziale differenza tra i due progetti sportivi. Un incubo di fine estate da cui i viola si dovranno svegliare subito contro il Pisa, perché il rischio di buttare una stagione di Serie A ancor prima di assaggiare il castagnaccio è da scongiurare senza se e senza ma.