La Fiorentina al momento è solo capo e coda, ora serve il resto. La mediana è la più incerta dell'era Commisso. L'estetica può attendere, conta solo vincere perché col Como non può essere uno scontro diretto

Pioli in vista del Como vuole una Fiorentina vincente. E ci mancherebbe altro, viene da aggiungere. Dopo un inizio difficile e la prestazione contro il Napoli, nessuno potrebbe aspettarsi qualcosa di diverso. Non useremo le parole juventine ma il concetto resta simile: contro il Como conta solo vincere. Il tecnico ha parlato anche di un gioco che deve essere migliore. E ci vuole poco visto ciò che ha espresso la squadra nelle partite ufficiali di questo avvio di stagione, ma in questo caso potremmo rimandare il giudizio estetico ancora di qualche giorno. L'importante sarà conquistare i tre punti, in primis per dare fiducia a un progetto calcistico che ha iniziato senza convincere da nessun punto di vista.
Servirà soprattutto che i molti 'se' che utilizziamo dall'estate, si trasformino in certezze, partendo dal centrocampo. Quante volte abbiamo detto: "Se Fagioli si esprimerà al massimo"; "Se Nicolussi Caviglia si rivelerà all'altezza del ruolo"; "Se Sohm dimostrerà di valere la cifra investita per acquistarlo"; "Se Mandragora confermerà quanto di buono fatto negli ultimi mesi"... Eccetera, eccetera. Ecco, almeno un paio di 'se' devono essere cancellati per alzare il livello della mediana, centro nevralgico del gioco del calcio e in questo momento il reparto più incerto di quelli visti nell'era Commisso. Sulla qualità ci si potrà esprimere solo a fine stagione, ma che sia costruito sulla base di tanti interrogativi questo è certo.
Anche i dubbi legati alla difesa sono leciti, ma sono sempre conseguenti a un centrocampo ancora in cerca di se stesso, che non si muove all'unisono e che dunque espone i tre centrali a duelli singoli troppo continui e dunque al rischio di errori individuali che poi costano caro come successo contro il Napoli. Intanto al momento non ci sono dubbi che si andrà avanti con una difesa composta da tre difensori e due esterni, poi si vedrà. Anche Pioli lo ha fatto capire, il passaggio a una difesa a quattro non è di attualità, anche se il pensiero c'è e forse in futuro potrebbe anche verificarsi.
Adesso l'esigenza di Pioli è quella di permettere ai propri uomini di trovare equilibrio e feeling, due aspetti che nonostante il lavoro estivo non si sono ancora visti. Serve una Fiorentina più dinamica e veloce ma anche più cosciente dei propri mezzi. La priorità assoluta del tecnico è quella di coniugare una crescita di squadra con i risultati, perché se è giusto dare tempo per tradurre in pratica le idee del nuovo allenatore, lo stesso tecnico è stato messo sotto contratto per alzare il livello fin dal primo minuto. Tutti si aspettano di vedere una squadra più brillante, meno impaurita, una squadra che non abbia solo capo (De Gea) e coda (Kean), ma che nel mezzo abbia un corpo che si muova in modo coerente, esprimendo quelle qualità che tutti gli riconoscono e che per il momento sono rimaste nello spogliatoio del Viola Park.
Vincere contro il Como sarebbe anche un modo per allontanare il concetto di scontro diretto, perché se è vero che i lagunari hanno una buona stampa e spesso vengono raccontati come il nuovo Real Madrid, è altrettanto vero che in pochi anni hanno mangiato la distanza con le squadre in lotta per l'Europa tramite idee e investimenti, motivo che dovrebbe fare arrabbiare esattamente come dovrebbe fare arrabbiare vedere spesso e volentieri l'Atalanta davanti ai viola. Pensare di essere superiori per diritto divino è tipico della nostra spocchia cittadina, ma nel calcio non significa nulla, anzi è decisamente dannoso. La superiorità tecnica si dimostra sul campo e questo è l'anno, che per stessa ammissione del club, dovrebbe riportarci a mettere un punto esclamativo ai conti che si faranno a giugno. Dopo la scoppola mal digerita subita contro il Napoli, si torna al concetto dell'unico risultato possibile. Non è un bivio per la stagione, ma è una partita che non può essere sbagliata per evitare che i pensieri negativi causati da questo avvio, possano trasformarsi in qualcosa di più.
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