L'ultima pennellata del Pittore. Adlì verso l'addio dopo Udine

Anche all'interno dello spogliatoio Yacine Adlì è chiamato il pittore. Per le pennellate mostrate in campo, dove il suo calcio 'vintage' richiama all'estetica e all'arte figurativa, ma anche per le sue passioni fuori dal campo, anche queste decisamente vintage. E da appassionato d'arte Adlì conoscerà bene l'importanza della prospettiva. Dipende tutto da come e da dove guardi qualcosa, che sia un quadro oppure una stagione. Il ritmo incessante del nostro calcio imputa però a tutti, o quasi, una sola visione. Quella dell'immediato presente.
Ed ecco così che l'annata di Adlì in viola appare inconcludente. Era partita alla grande, con il pittore messo subito al centro del quadro di Raffaele Palladino, protagonista soprattutto del momento d'oro della Fiorentina, quello delle otto vittorie consecutive. Sembrava un'accoppiata perfetta, l'artista nella città d'arte, rinascimento per l'uno (il calciatore) e l'altro (il club), che lo aveva preso in prestito dal Milan, una società in cui ha lasciato un pezzo di cuore. Il primo gol proprio contro l'amato Diavolo come segno di cesura col passato. Poi è arrivato l'inverno e le pennellate di Yacine da Vitry sono sembrate sempre più incerte. Complice un infortunio alla caviglia a inizio febbraio, il francese si è eclissato lentamente.
La primavera ha portato poi l'imposizione da titolare di Fagioli, un altro con dell'arte tra i piedi, e la loro coesistenza è sembrata da subito difficile. Troppo cachemire, poca lana per coprire una Fiorentina ancora febbricitante dopo il tracollo di inizio 2025. L'ultima grossa chance Adlì se l'è giocata - fallendola - col Betis, quando Palladino ha schierato a sorpresa sia lui che Fagioli. Quella rimarrà probabilmente l'unica gara giocata dal 1' delle ultime dieci con la maglia della Fiorentina.
Perché quella di Udine potrebbe essere davvero l'ultimo ballo per lui. Per riscattarlo i viola dovrebbero versare 10,5 milioni al Milan, un investimento che pare troppo grande per le poche garanzie (soprattutto fisiche) date da un calciatore che, anche come parabola di carriera, pare somigliare sempre di più a un artista tormentato. Amato da chi gli sta attorno - a Firenze, come lo era a Milano, è diventato uomo spogliatoio - poco cinico quando conta. Forse non era destino, anche se lo sembrava. E allora, salvo possibili sconti del Milan sul riscatto, a Udine potremo assistere alle ultime pennellate in viola di Yacine da Vetry.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati
