FirenzeViola

Non ci interessa sapere chi ha rinnovato il contratto a Palladino. Il tema è un altro: che succederà adesso... Che farà Commisso della Fiorentina?

Non ci interessa sapere chi ha rinnovato il contratto a Palladino. Il tema è un altro: che succederà adesso... Che farà Commisso della Fiorentina?
Oggi alle 00:00Copertina
di Mario Tenerani

Alla vigilia della semifinale di ritorno di Conference col Betis all’improvviso era giunta la notizia del rinnovo per altri due anni del contratto di Raffaele Palladino. Il tecnico, con una sorpresa dolce, quasi infantile, aveva ammesso: “Non sapevo nulla, mezz’ora fa mi ha telefonato il presidente, lo ringrazio, sono felice…”. Tutti spiazzati, a cominciare da giornalisti e tifosi. E a quanto pare anche gli stessi dirigenti viola, partendo dal diesse Pradè, responsabile del mercato. Altrimenti lui per primo avrebbe avvertito l’allenatore. Altrimenti qualche altro avrebbe sentito il bisogno di spiegare i motivi di questo contratto. Invece silenzio assoluto. 

Una decisione giunta in anticipo rispetto al finale di stagione che aveva ancora in gioco una possibile (poi purtroppo sfumata) finale continentale e un’Europa da conquistare in campionato. Obiettivi che sarebbero serviti per giudicare il lavoro di un allenatore. Abbiamo capito che secondo Rocco Commisso il percorso di Palladino restava ampiamente positivo a prescindere da trofei e piazzamenti utili. Per giorni si è discusso di questo. Fino a quando dalla società viola è uscita una versione diversa: a decidere il prolungamento sarebbero stati i dirigenti, naturalmente con Pradè in testa, con l’avvallo fisiologico del presidente. Uno scenario più ecumenico, buono per sgombrare quei sospetti di divergenze tra Pradè e Commisso, rispetto ai risultati di Palladino. Nubi che si erano addensate durante la stagione dopo alcuni interventi del diretto sportivo che non erano parsi in sintonia con l’operato dell’allenatore. 

Bene, ne prendiamo in atto. Ma lasciateci dire che il dibattito su chi abbia deciso di continuare il rapporto con Palladino non è interessante, non ci entusiasma, non serve a nulla. 

Il tema è un altro: che succederà d’ora in poi con gran parte della piazza che non vede di buon occhio Palladino? Che farà Commisso della Fiorentina? Il presidente avrà voglia di dare un colpo di reni alla crescita della squadra o i viola resteranno ancorati alla fascia ottavo posto? 

Questo è il punto. Perché i “violascettici” sono in crescita, rischiano di diventare partito di maggioranza. Ecco il problema vero con il quale Commisso e la sua dirigenza dovranno rapportarsi. Voltare la faccia dall’altra parte sarebbe un errore drammatico. Dovranno spiegare qual è la rotta perché, perdonateci, non ci è chiara. Giocatori in dubbio sulla loro permanenza, tanti altri che rientreranno alla base. La Fiorentina non può ripartire un’altra volta da zero, mentre è decisivo ricominciare da una buona base. 

Firenze è stanca, provate a capirlo.