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Kean+Gud, non c'è più tempo per i rimpianti: Palladino li vuole al top per l'ultima dell'anno

Kean+Gud, non c'è più tempo per i rimpianti: Palladino li vuole al top per l'ultima dell'annoFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Oggi alle 13:00Copertina
di Andrea Giannattasio

Vuoi per un motivo, vuoi per un altro, ma ricordarsi quando per l’ultima volta la coppia-gol formata da Gudmundsson e Kean è risultata decisiva sembra diventato ormai un esercizio difficile da portare a termine. Se infatti l’islandese, out nelle ultime due gare, ha dovuto convivere con alcuni problemi fisici (al punto da essere recuperato al massimo per la panchina domenica scorsa contro il Bologna), quasi lo stesso si può dire del centravanti che pur avendo segnato il gol-vittoria nell’ultimo turno di campionato ha dovuto convivere in precedenza con vicissitudini familiari che non possono non aver pesato nell’epilogo di stagione del club viola: prima del sigillo da tre punti con i rossoblù, l’ultima volta che Moise aveva potuto esultare era stato il 17 aprile contro il Celje.

Sempre divisi
Di questo ne è perfettamente consapevole Raffaele Palladino, che pur non cercando alibi (non lo ha mai fatto durante questa annata) è conscio anche che il rendimento a scartamento ridotto tanto del 10 quanto del 20 sia stato un handicap non da poco per le ambizioni di questo rush finale, che ha portato la Fiorentina prima ad uscire dalla Conference League e poi ad allontanarsi quasi in modo irrimediabile dalla corsa all’Europa (la sfida di Udine sarà l’ultima scialuppa di salvataggio?). Di Kean e del suo 18° gol in Serie A abbiamo detto, mentre per ritrovare un gesto tecnico decisivo da parte dell’ex Genoa si deve risalire a quasi un mese fa, ovvero al 27 aprile, giorno della vittoria nel derby con l’Empoli (dove Gud mise a referto l’assist per l’iniziale vantaggio viola con Aldi). 

Una lunga attesa
Ma quando è stata l’ultima volta che, con Kean e Gudmundsson in campo insieme,
una delle due punte di diamante della Fiorentina ha indirizzato il risultato finale con una sua giocata? Per rispondere a questo quesito, la mente deve correre a 5 aprile - giorno della sfida a San Siro contro il Milan - quando Albert dopo 7’ con una sua giocata favorì il goffo autogol di Thiaw (ma il 90% della rete è ascrivibile ad una iniziativa personale dell’islandese) e tre minuti dopo Moise - sfruttando un cross di Dodo dalla destra - mise nel sacco il gol del momentaneo 0-2. Da allora, da quella notte di rimpianti vista la rimonta dei rossoneri che ha inevitabilmente condizionato la classifica viola, mai più nella stessa gara il 10 e il 20 hanno dato assieme il proprio contributo alla causa.

Vietato sbagliare
Ecco perché Palladino, che per l’ultima dell’anno ha recuperato entrambi, spera che a Udine Kean e Gudmundsson tornino ai vecchi fasti. Ovvero a quella fase del campionato in cui con le loro giocate le due punte hanno fatto divertire Firenze. Certo, la sensazione che nella prossima stagione i due possano non giocare più assieme è forte (così come forte è anche il rimpianto di non aver visto Gud nella straripante versione genoana che ha portato la Fiorentina a fargli una corte serrata di oltre sei mesi) ma prima di alzare bandiera bianca restano ancora 90’. E lì sarà vietato sbagliare.