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In perenne ritardo, in classifica e nelle strategie. Ed è già tempo di valutare gli eventuali sostituti di Pioli

In perenne ritardo, in classifica e nelle strategie. Ed è già tempo di valutare gli eventuali sostituti di PioliFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 10:00Copertina
di Tommaso Loreto

Al risveglio Firenze ribolle. Il k.o. di Milano, quinta sconfitta stagionale in quella che è la peggior partenza della storia viola, resta negli occhi e nella mente di chi sperava di vedere una Fiorentina battagliera, certamente consapevole di aver di fronte un’Inter più attrezzata ma pronta a calarsi nel giusto atteggiamento mentale. Invece al fischio finale sia chi ha seguito la squadra a San Siro sia chi l’ha osservata dalla tv si ritrova a fare i conti con il solito gruppo impaurito, con un tecnico i cui dettami non sembrano convincere i protagonisti e una società in forte difficoltà nel tenere il passo, frenetico, di una classifica che non può non preoccupare.

Da Pioli a Pradè, letture che fanno discutere
E se nelle ultime sfide erano state le letture del tecnico a fine partita a far discutere, stavolta è quella del ds Pradè (unico della dirigenza a prendere la parola dal Meazza ieri sera dopo il fischio finale) a lasciare perplessi. I 60 minuti giocati dai viola fino al gol di Chalanoglu definiti ottimi suonano piuttosto come una scelta che non ha pagato, quella di alzare vere e proprie barricate per limitare il più possibile i danni. Detto che entrare in una prospettiva più incline alla lotta per salvezza che è la nuova dimensione dei viola in questa stagione, con tutte le conseguenze del caso, sembra un obbligo, la prima parte del match di ieri più che di contenimento è parsa quasi d'impotenza, tanto che all’intervallo solo i due interventi di De Gea su Bastoni e Di Marco hanno rimandato il tracollo.

Dalle sostituzioni alla resa
Nel mezzo c’è un’altra lettura, quella del tecnico che quando mette mano alla formazione indebolisce la linea mediana e si ritrova a osservare il duello tra Chalanoglu e Fazzini perso dal viola. Un intervento dalla panchina che sortisce l’effetto opposto a quello sperato, un’ulteriore dichiarazione di resa che ha poi consentito all’Inter di allargare il passivo. Il modo in cui la Fiorentina si concede ai nerazzurri incassato il primo gol interista racconta, di nuovo, di uno scollamento tra gruppo e tecnico che spaventa, fosse solo perché ancora De Gea fa il fenomeno evitando di raccogliere altri palloni in fondo alla rete e perchè nessuno sembra più in grado di porre resistenza alle ripartenze di Lautaro Martinez e compagni. Insomma quel che il portiere aveva evitato, un altro k.o. pesante in termini di risultato e gioco, si materializza minuto dopo minuto come fosse inevitabile

Società in perenne ritardo
Intorno a una squadra e a un tecnico che ora si gioca tutto contro il Lecce (con i nomi di De Rossi e Vanoli che già aleggiano sulla panchina viola) sono da registrare le rassicurazioni del dg Ferrari nel prepartita (“Il nostro è un progetto a lunga scadenza”) che paiono come minimo tardive se non distanti dalla realtà del momento (lo stesso concetto espresso da Pradè di "gara da vita o morte" doveva essere riferito - soprattutto alla squadra - molto prima). Così come distante pare ormai il presidente Commisso, tornato a far conoscere la propria soddisfazione solo dopo aver battuto il Rapid Vienna ma rigorosamente silenzioso (come da prassi) quando le cose vanno male o precipitano come pare stia avvenendo adesso. Al di là degli interventi di un ds che dieci giorni fa ha alzato il sipario sull’ipotesi delle proprie dimissioni (escluse invece da Pioli), non resta che sperare che di fronte al bivio Lecce ci sia prontezza d’intervento, che si tratti di andare avanti così (davanti però non solo a una vittoria, ma a una prestazione degna di tale nome) o di cambiare. Perché continuare a viaggiare con fortissimo ritardo, che sia in classifica o nelle decisioni che spettano a proprietà a dirigenza, rischia di stravolgere ulteriormente un’annata già di per sé totalmente pregiudicata.