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Entra nel vivo il totoallenatore, ancora qualche giorno per decidere chi sarà il successore di Palladino

Entra nel vivo il totoallenatore, ancora qualche giorno per decidere chi sarà il successore di PalladinoFirenzeViola.it
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di Tommaso Loreto

E' trascorsa una settimana da quando, martedì scorso, la Fiorentina si è presentata davanti a microfoni, taccuini e telecamere per un bilancio sull'ultima annata e qualche programma sulla prossima. A partire dal giorno seguente il pianeta viola è stato sconquassato da violenti temporali, dalle dimissioni di Palladino alle riflessioni di Pradè passando per un rinnovo di De Gea considerabile come unico segnale di ripresa dopo tante difficoltà. Giorni che hanno stravolto il mondo viola, e che ora impongono reazioni dopo il silenzio successivo al terremoto Palladino.

La priorità allenatore
Di certo adesso che le acque sembrano più calme, e che il ponte festivo è andato in archivio, la Fiorentina deve accelerare sul fronte allenatore, seppure gli scenari non sembrino dei più semplici. Messe da parte le opzioni De Rossi e Sarri (in quest'ultimo caso per l'ennesima volta nonostante paresse a rigor di logica la scelta ideale) Pradè tiene vivo un poker di candidati, anche se sul preferito Pioli i tempi lunghi rischiano di complicare tutto visto che il tecnico parmigiano sarebbe finito pure nell'orbita di Juventus e Atalanta (quest'ultima tuttavia in odore di incontri anche con Thiago Motta).

In settimana la decisione
Così, al di là di motivi fiscali che spingono il tecnico a muoversi solo da luglio, l'attesa per le scelte di Juventus e Atalanta resta l'ostacolo principale, seppure le voci di un contatto con Commisso (senza grandi conferme) raccontino come Pioli resti in pole position. Così dopo che Baroni si è svincolato dalla Lazio, e che Farioli è stato valutato, gli ultimi contatti sono stati con l'entourage di Gilardino anche se la scelta ancora non è stata presa. Qualche giorno ancora, insomma, magari utile anche per l'inserimento di qualche nome meno gettonato dai media (Vieira?) poi non ci sarà più tempo se – come pare – in casa viola l'obiettivo è quello di presentare un nuovo allenatore prima della prossima settimana.

Il bisogno di programmare
Anche perché se sul piano della rosa il club è già a buon punto, al netto del futuro da decidere per i vari Dodò, Kean, Cataldi e Gudmundsson, su quello di una minima programmazione da attuare sul mercato secondo le indicazioni del tecnico siamo sostanzialmente al punto di partenza. Contando le divergenze percepite lungo l'ultima annata, nella quale sono parsi a tratti evidenti diversi punti di vista tra tecnico e società, avviare prima possibile un confronto chiaro e programmatico con la nuova guida tecnica diventa fondamentale. Fosse solo per non ritrovarsi alle prese con divisioni interne che già hanno pesantemente influenzato il recente passato della Fiorentina.