Cecchi Gori sulla Fiorentina: "Non c'è più fiorentinità. Da me in poi, non si sono più ripresi"
Ospite illustre su Radio FirenzeViola, nel corso di "Garrisca al Vento", Vittorio Cecchi Gori ha analizzato tutto quel che sta succedendo nel mondo Fiorentina. L'ex presidente del club viola si è soffermato su vari temi d'attualità, a partire dai risultati deludenti di quest'anno: "Questa è una brutta situazione. Il problema prima o poi sarebbe venuto fuori, forse nasce da tutti i problemi che ha avuto la Fiorentina da dopo la mia gestione. Non c'è più fiorentinità nella Fiorentina: in tutto l'ambiente, non c'è più nulla. Non serve risalire ai miei tempi della balaustra, adesso proprio non c'è più nulla di fiorentino. A volte la squadra va meglio, altre peggio, ma se c'è una politica del genere i problemi diventano grandi. Aver bruciato anche Pioli, giocatore viola dai tempi miei nonché bravissima persona e allenatore, è grave: non è questione dell'allenatore, sono assortiti male i giocatori".
Si spieghi meglio sul concetto di "fiorentinità".
"L'esempio più corretto è Antognoni: doveva essere sempre lì dentro, come icona. Non voglio criticare chi c'è ora, ma adesso non saprei come guardare al futuro, non sono tanto ottimista. Nell'anno in cui la Fiorentina andò in Serie B, io tenni giocatori come Batistuta o Effenberg. La Fiorentina non si è più ripresa dopo quel che è successo a me. Ci sono similitudini con quella stagione? Non lo so, non so proprio cosa si possa fare ora".
Ebbe Vanoli come giocatore, che poi vinse la Coppa Italia del 2001.
"Magari sarà decisivo e gli faccio tutti i migliori auguri, ma ho diversi dubbi. Perché? Ci sono problemi societari, vale per tutto il calcio italiano. Le partite della Fiorentina le guardo tutte ma noto una mentalità sbagliata, che riguarda in generale tutto il nostro calcio, a partire dal nuovo regolamento".
Fiorentina-Juventus cosa le fa venire in mente per prima cosa?
"Era un altro mondo. Ma la cosa più fastidiosa è che Fiorentina-Juventus vale più di tutto il campionato della Fiorentina, la fiorentinità è questa. Anche se in questo momento è un bene che ci sia la partita con la Juventus, perché può scuotere i giocatori. Anche col Bologna, per la Fiorentina il pareggio è stato come vincere alla lotteria".
Il giocatore attuale che le piace di più?
"Kean è stato un grande colpo. Quasi tutte le squadre non hanno centravanti, la Fiorentina invece ce l'ha. Lui è quello che può cambiare le partite, però giocando da solo si consuma. Per il resto, nella Fiorentina non ci sono grandi giocatori. E sono stati sbagliati diversi investimenti in questi anni, soprattutto quando si scelse di non prendere De Paul e di acquistare Nico Gonzalez per così tanti soldi".
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