"CHAPEAU"... Monsieur Montolivo
E vola, vola, si sa, sempre più in alto si va…si va avanti in Europa! Siamo fra le 16 squadre più forti del vecchio continente con una partita di anticipo dalla chiusura del girone. Possiamo andare a Liverpool, quasi da turisti e…hai visto mai, con la tranquillità dell’impresa acquisita, non si possa fare il colpaccio! In fondo però, nei confronti degli inglesi, lo abbiamo già fatto: li abbiamo eliminati dalla Champions, relegandoli alla Uefa o Europa League, che fa più fico! Ma anche se non finiremo in testa, è sufficiente già così, grazie ragazzi, come canta la curva, come canta tutto lo stadio, come canta tutta la città.
Il popolo viola è stato uno spettacolo nello spettacolo: finalmente uno stadio colmo, tutto colorato e festante che sostiene la squadra senza sosta. Gli ultimi minuti eravamo tutti in piedi, stretti ai nostri ragazzi un po’ in difficoltà per la stanchezza, a sorreggerli con il nostro entusiasmo.
In queste situazioni è difficile fare classifiche di merito ma tutta la mia stima va a Riccardo Montolivo. Sempre in bilico fra l’essere un campione o un giocatore normale, ci ha deliziato con una prestazione di una intelligenza tattica esemplare: chapeau!
E dobbiamo dire altro di quella “bestia” di Vargas? Ha una forza fisica devastante. Quando pensi che la palla sia persa, quando l’avversario sembra avergliela tolta, sgrani gli occhi e ti accorgi che è sempre attaccata ai suoi piedi. Non molla mai, una garanzia. Ha battuto il rigore che ci ha permesso il passaggio del girone, con la determinazione di un leader. Oddio, quando si è fermato prima di calciare, mi si è fermato anche il cuore ma va bene così.
Un confronto a distanza era quello fra i portieri francesi: contenti loro e quello “stranito” di Domenech, si tengano pure Lloris che noi ci teniamo super Seba Frey, che non uscirà spesso sulle palle, ma ha un istinto felino ed una prontezza di riflessi che ci salvaguardano i risultati.
La soddisfazione è tanta anche considerando che fra le italiane eravamo, senz’altro, quella meno quotata. Le esperienze passate, ci hanno sicuramente aiutato perchè, se guardiamo proprio alla stessa partita dello scorso anno, il Lione ci pareggiò negli ultimi minuti, mentre oggi siamo riusciti ad essere più scaltri ed attenti e centrare la qualificazione.
Speriamo di portare questa consapevolezza ed euforia anche in campionato perché io mi sento come il nostro Mister:mi rode ancora la sconfitta col Parma, ma visto che è la settimana dell’impresa, perché non tentarla anche a Milano contro l’Inter? In fondo in Europa siamo stati più bravi di loro…proviamoci anche a S.Siro!
La Signora in Viola