SBAGLIANDO S'IMPARA...
Partiamo da un'impressione: Atalanta-Fiorentina somiglia molto, forse troppo, a Cagliari-Fiorentina. Per le caratteristiche, per il blasone dell'avversario... modesti in entrambi i casi. La paura è che i viola ricadano in errori endemici, radicati, spesso conclamati. La speranza (oltre ad un risultato diverso) è che Montella abbia imparato dai propri errori, dalle proprie ingenuità, ed abbia posto rimedio. E poi il pregresso che questa sfida propone. Chi ha buona memoria sa di trasferte che la Fiorentina soffre storicamente: una di queste è proprio Bergamo (una sola vittoria nelle ultime 11 partite, ben 5 sconfitte, due negli ultimi due anni...) Subito dopo viene Cagliari, e affondando nella memoria ricordiamo Avellino e Ascoli, campi di provincia sabbiosi, irregolari, pieni di buche, sui quali "fiorivano" salvezze miracolose. E i tifosi? Ricordate la bolgia del "Partenio", piuttosto che quella del "Cino e Lillo del Duca"? Per non parlare dei presidenti: Rozzi, Sibilia, Anconetani... assimilabili a veri e propri ultras. Ecco, in quei campi la Fiorentina ha spesso perduto faccia, partite e...campionati interi (uno per tutti, Cagliari '82). Intimidita, impaurita, il più delle volte sottovalutando l'avversario. Proprio come sta succedendo quest'anno. Paradossalmente la Fiorentina di Montella è forte con i forti e debole con i deboli. Una sorta di Robin Hood del campionato di calcio. Così si spiegano i trionfi con Milan, Inter, Lazio due volte, lo splendido pari casalingo con la Juventus... i viola in testa nella classifica avulsa per il terzo posto. Allo stesso modo i passi falsi con Pescara, Bologna, Cagliari, Udinese (senza scordare quelli a metà con Chievo, Sampdoria e Torino), in tutto 8-10 punti lasciati colpevolmente sulla strada per l'Europa. Ecco perchè Bergamo richiama Cagliari: un pò per la vicinanza cronologica, un pò per l'immaturità mostrata dall'undici di Montella nell'affrontare avversari poco stimolanti, lontani dall'eco delle grandi platee. Sarà banale dirlo, ma tre punti con l'Atalanta valgono i tre contro Milan e Juventus.
SBAGLIANDO S'IMPARA - Recita la classifica: Milan 58, Fiorentina 52, Lazio 51, Inter 50, Roma 48. Al netto degli scontri diretti i viola sono a -5 dai rossoneri, a +2 sulla Lazio, +3 sull'Inter, in attesa del ritorno con la Roma. Il prossimo turno prevede un Milan-Napoli tutto da "gustare", un Lazio-Juventus da turarsi il naso (duole dirlo, ma sarebbe preferibile vincesse la Juve...) ed un Cagliari-Inter incerto, incertissimo per i motivi di cui sopra. Andiamo avanti: la domenica successiva (21 aprile) Fiorentina in casa col Torino, Milan allo Juventus Stadium, Lazio al "Friuli" di Udine. Solo L'Inter in casa col Parma è chiamata ad un turno sulla carta accessibile. Vi risparmiamo calcoli e previsioni, va da se però come i viola nelle prossime due giornate abbiano due rigori a porta vuota per allungare, per porre un'ipoteca sul sogno europeo. A cominciare da Bergamo. Vietato sbagliare l'approccio alla partita, vietato sottovalutare l'avversario, vietato "gigioneggiare" al limite dell'area (vero Pizarro?), contro i nerazzurri occorrono concentrazione, cattiveria agonistica, concretezza, cinismo sotto porta. A Cagliari hanno sbagliato tutti, ma come dice il proverbio? Sbagliando s'impara...