"OCCHI PUNTATI SU" JO-JO, UN BEL PROBLEMA

19.12.2011 00:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
 "OCCHI PUNTATI SU" JO-JO, UN BEL PROBLEMA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Stevan Jovetic si ribella. Con garbo, pacatezza, usando toni moderati, ma lo fa in diretta televisiva. Urbi et orbi. "Io farò sempre quello che mi dice il mister - precisa Jo-Jo - ma giocare a destra, poi a sinistra... quello non è il mio ruolo". Risponde (sempre in diretta televisiva) Delio Rossi: "Con Stevan ne abbiamo già parlato, lui gioca bene tra le linee. Stasera però avevo bisogno di uno in quella posizione". Il ruolo di Jovetic, un "bel" problema. Bello perchè... avercene di problemi simili, e sopratutto avercene di giocatori come Jovetic. Bello in senso lato perchè, al contrario, la posizione del montenegrino sta diventando un problema vero, reale. Per la Fiorentina e per lo stesso giocatore che non sembra convinto dei metri di campo che Rossi gli concede. Del resto lo diceva anche Nils Liedholm: "Volete sapere il ruolo esatto di un calciatore? Mettetelo in campo, e dopo 10 minuti la natura lo avrà portato nella posizione che predilige. Ecco, quello è il suo ruolo". Detta così sembra facile (e forse lo è), peccato che prima Prandelli, poi Mihajlovic, poi ancora Delio Rossi non la pensino così: i primi due lo hanno quasi sempre schierato esterno a sinistra nel 4-3-3 (o nel 4-2-3-1 di Cesare, se non prima punta in assenza di Mutu), poi Delio si espone e lo dichiara seconda punta, piazzandolo accanto a Gilardino. Per poi tornare sui suoi passi proprio contro l'Atalanta, con Jo-Jo addirittura spostato a destra nell'innovativo  modulo ad "albero di Natale". Fino al ritorno alle origini dell'ultima mezzora: di nuovo il 4-3-3, di nuovo Jovetic spostato a sinistra. Una sorta di tergicristallo. E comunque (va detto) mai al centro, mai dove veramente Stevan vorrebbe giocare. Ripetiamo: un bel problema. Delio Rossi ha sempre detto: "Sto cercando il modulo giusto per questa Fiorentina, quando l'avrò trovato non lo mollerò più". Attendiamo fiduciosi. A questo proposito un'indicazione precisa è arrivata dalla sala stampa post-Atalanta: "Questa squadra è stata impostata per il centrocampo a tre. Ho provato anche la linea a quattro, ma non è andata bene (il 4-4-2 ndr.) Adesso dovrò tornare ai tre centrocampisti". Permettetemi una piccola chiosa: peccato, perchè personalmente ritengo il 4-2-3-1 il modulo migliore per questa Fiorentina, con Behrami e Salifu centrali, Cerci a destra, Vargas a sinistra, Jovetic nel mezzo dietro a Gilardino unica punta. Oppure il 4-4-1-1 sempre con Jo-Jo centrale. Ma mi rendo conto che siano elucubrazioni di un umile giornalista con velleità di allenatore. Tornando, invece, alle considerazioni di un allenatore vero (Delio Rossi) l'unica soluzione sembra il 4-3-1-2, tra l'altro il modulo storicamente preferito dal tecnico di Rimini. Centrocampo con Montolivo (finchè ci sarà, sennò Salifu) Behrami a destra, Vargas a sinistra (alternativa Lazzari), Jovetic tra le linee, con la coppia di attaccanti Cerci-Gilardino. Sulla carta funziona, sul campo abbiamo visto che il "Garrincha di Valmontone" come seconda punta funziona un pò meno. E allora? Promuoviamo Babacar, rispolveriamo Silva, compriamo qualcuno a gennaio? Ripetiamo per l'ennesima volta... un bel problema.

Considerazione finale: Stevan Jovetic è il giocatore più decisivo della Fiorentina, quello che può far fare il salto di qualità, quello che (più umilmente, visto il momento) può salvare questa squadra dal baratro. Stevan Jovetic va messo nelle condizioni ideali per rendere al meglio, al di là dei moduli, al di là degli schemi. E non solo: Stevan Jovetic deve essere convinto, motivato, deve stare costantemente nel cuore dell'azione, pena la dispersione di un patrimonio tecnico di rara qualità. E questo la Fiorentina non può  permetterselo. Tutto il resto, come cantava qualcuno, è noia.