POLVEROSI, Udine eccezione, ecco la vera Fiorentina
Sul Corriere dello Sport-Stadio troviamo il commento di Alberto Polverosi. Ecco di seguito un estratto: "Buttata via. Come spesso accade alla Fiorentina e come, clamorosamente, non era capitato a Udine domenica scorsa quando ai viola erano bastati due tiri per segnare due gol e vincere. Ma è stata un’eccezione, perché nella sua recente storia la Fiorentina è quella di Frosinone: crea, tira, arriva a un passo dal gol una, due, dieci volte e non la porta a casa. Ha chiuso il primo tempo con un dominio totale, 14 tiri e almeno una mezza dozzina di occasioni da rete, ma con un solo gol di vantaggio. Poi si è fermata e ha permesso al Frosinone, sottomesso per 45 minuti, di riprendere il risultato [...]. A Marassi col Genoa, dominio e 4 gol segnati; a Vienna col Rapid, sofferenza e sconfitta di misura; in casa col Lecce (è la partita che più si avvicina a quest’ultima) non è stato sufficiente il 2-0 a fine primo tempo, dominato anche in quel caso con una serie di palle-gol sprecate, per vincerla (2-2 finale); robusta e grintosa nel ritorno col Rapid Vienna (2-0); schiantata come se non fosse scesa in campo a San Siro contro l’Inter; molto bene con l’Atalanta, col 3-2 in rimonta; due volte rimontata a Genk (2-2); cinica al massimo a Udine (2-0); infine ieri, da applausi nel primo tempo, rallentata, troppo rallentata e poco convinta, nel secondo. Tutto e il contrario di tutto. Bella, brutta, cinica, sprecona, grintosa, tenera, vacci a capire qualcosa. Quello che invece deve far capire qualcosa a Italiano e alla squadra è Nzola. Finora il problema erano (anche) i rifornimenti che scarseggiavano e pure la posizione, spesso lontana dall’area di rigore.
Ieri in area c’è arrivato spesso, di palloni ne ha avuti, di tiri ne ha fatti, ma sbagliandoli tutti, perché in ritardo, perché imprecisi, perché non doveva tirare ma passare la palla. Deve svegliarsi. Adesso sono 557 minuti senza segnare. Sono troppi. La stessa sveglia deve suonare per Sottil, un giocatore strano, dotato di un primo spunto micidiale e privo, totalmente privo, di freddezza e precisione nel momento della scelta finale. A 24 anni non se lo può più permettere. O ci sei o non ci sei. Anche se il punto di Frosinone consente alla Fiorentina di restare agganciata al carro europeo e di proseguire una serie di risultati positivi, lascia ai tifosi un retrogusto amarognolo, la sensazione che la squadra poteva, anzi, doveva fare di più quando aveva il gioco in mano. Ma chiudere le partite non è mai stato il suo pezzo forte e ieri lo ha confermato".