"Il risultato conta una chance a Pablo e i dubbi del mister", l'opinione de La Repubblica

"Partiamo dalle consolazioni: l’anno scorso la partita casalinga con il Como fu una delle prestazioni più sconfortanti della stagione. Quindi peggio non può andare, o almeno si spera". Si apre così l'editoriale, a cura di Stefano Cappellini, sulle colonne dell'edizione fiorentina de La Repubblica in cui il giornalista analizza le tematiche principali, dalla ricerca della prima vittoria alle modifiche alla formazione iniziale, relative al match di domani pomeriggio contro i lariani: "Il talento comasco, irrobustito dai fantastiliardi indonesiani, fa un po’ di paura. Però, onestamente, non si può tremare davanti a una squadra che ha punti di forza sì, ma anche deboli tanto da aver perso a Bologna e pareggiato in casa con il Genoa. Pioli sa bene che serve un segnale. Solo che, a differenza della partita con il Napoli, stavolta non basta la prestazione. Il risultato conta eccome, perché la classifica langue e il calendario è bruttino".
Sulle possibili scelte di formazione: "Le richieste della piazza sono abbastanza chiare. Sull’opportunità di inserire Fazzini c’è la quasi unanimità. Molti anche i fan di Nicolussi titolare, e noi tra questi. Meno popolare, probabilmente, è la mia modesta proposta: una chance a Pablo Marì. Se davvero si vuole andare avanti con la difesa a tre, è l’unico veramente attrezzato a fare il centrale".
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