Fiorentina senza l'Europa che conta. Poesio: "Ora tocca alla società"

Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino commenta la serata del Franchi dopo la vittoria della Fiorentina contro il Bologna che sancisce l'addio a Champions ed Europa League e lascia aperto un ultimo spiraglio per la Conference. "Non può essere insomma un bicchiere tutto pieno quello che Palladino e i suoi hanno bevuto ieri sera in un clima piuttosto surreale, tra gli striscioni di contestazione al tecnico e alla società, accompagnati da fischi e cori piuttosto espliciti a cambiare passo. Certo, i viola sono al settimo posto e il paradosso è che si tratta anche della posizione finale più alta raggiunta dalla Fiorentina di Commisso (il primo anno con Italiano). Solo che stavolta i posti che aprono le porte all’Europa sono ridotti e per la Fiorentina quella che a livello di numeri potrebbe essere catalogata come una stagione in media rispetto agli anni passati, rischia di diventare invece un’annata fallimentare. Anche dal punto di vista economico".
Poesio poi conclude: "Ora, a maggior ragione dopo la forte contestazione di ieri, il club sarà chiamato a riflettere anche sul futuro. La vittoria col Bologna probabilmente rimanderà ancora di una settimana bilanci ed eventuali processi che però arriveranno e necessiteranno di risposte. Commisso rinnovando il contratto del tecnico ha però già dato il suo giudizio e difficilmente tornerà indietro. Servirà allora il lavoro della società sul mercato per dimostrare di aspirare a qualcosa di più importante". Senza l'ennesima rivoluzione che riporterebbe l'ago al punto zero.
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