CAIRO, Qualcuno vuole fare il fenomeno. Lotito e...

22.03.2020 13:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Il Secolo XIX
CAIRO, Qualcuno vuole fare il fenomeno. Lotito e...
FirenzeViola.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato del momento che sta vivendo l'Italia in seguito alla situazione legata al Coronavirus, ma anche di temi d'attualità riguardanti il mondo del calcio. Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate a Il Secolo XIX: "Se penso che nell’assemblea di Lega del 10 marzo c’era ancora chi parlava di allenarsi e di tornare a giocare, è logico che si sia perso tempo. Quei discorsi, a risentirli ora, sembrano lunari. Io lo dissi subito che se non fossero state prese decisioni drastiche, anche spostare i tifosi contribuirà ad aumentare esponenzialmente i contagiati. Ci sta che la politica abbia sbagliato qualche mossa all’inizio, ma dopo la guerra questa è l’emergenza più dura da combattere". Il numero 1 granata ha accusato l'egoismo dei Paesi che vedevano in difficoltà solo l'Italia inizialmente e per questo, secondo lui, c'è stata lentezza nei provvedimenti. Cairo ha anche spiegato come poi gli altri siano stati costretti ad adeguarsi a noi come l'Uefa che ha dovuto arrendersi e non ha più potuto far valere le ragioni economiche e sportive per salvare coppe ed Europei. Il presidente del Torino poi va all'attacco: "Questa emergenza ci ha compattato, c’è più unità di prima. Molti falchi sono diventate colombe anche se è rimasto qualcuno che vuole fare il fenomeno, che rompe il fronte per avere vantaggi. Furbizie, atteggiamenti di piccolo cabotaggio. Non è il momento. Non faccio nomi, non voglio dare lezioni a nessuno. De Laurentiis e Lotito? Lo chieda a loro.

Solo, mi sembra una follia sostenere una tesi sulla base dei dati del contagio. Dire 'la mia regione non ha problemi' con una situazione così in evoluzione è una frase infelice. Poi esplode il virus a Fondi e allora…”. Poi conclude garantendo come ben 16 società la pensino in maniera differente da loro e riparte con l'offensiva: "Perché Lazio e Napoli hanno rotto il fronte? Immagino per interessi sportivi. Forse per avvantaggiarsi nella preparazione. Ognuno deve comportarsi come crede. Noi avremmo voluto allenarci, ma al centro c’è il diritto alla salute delle persone, bisogna stare molto vigili. Comunque martedì prossimo ci troveremo tutti in Lega, dove stanno lavorando bene, e cercheremo una soluzione condivisa. Taglio stipendi dei calciatori? Sarà inevitabile". Infine conclude specificando che per lui adesso è impossibile fare previsioni sulla ripresa del campionato e non avrebbe alcun senso. In caso di ripartenza però, chiaramente, l’ipotesi a porte chiuse resta la più probabile per il presidente granata.