ASTORI, La difesa: "La morte non era prevedibile"
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Come scrive l'edizione odierna de La Nazione secondo quanto emerso dall’esame post mortem sul calciatore non era “sospettabile in vita” e “quanto tragicamente accaduto, stante l’assenza di sintomi, alterazioni elettrocardiografiche” aveva “il carattere dell’imprevedibilità e non prevenibilità“. queste sono le conclusioni dei consulenti della difesa di Galanti, i prof Vittorio Fineschi, Massimo Volpe e Gianfranco Sinagra, rispettivamente ordinario di medicina legale, cardiologia alla Sapienza di Roma e cardiologia a Trieste.