ROGGI A RFV, Per Brekalo serve pazienza. V.Park...
Il noto procuratore calcistico Matteo Roggi, ha parlato a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro". Queste le sue parole: "E' stata costruita un'ottima rosa e i ricambi sono di un livello molto alto. Non ci sono solo 11 titolari, ma direi una ventina di ottimi giocatori. La squadra inoltre è in crescita. Vorrei che la Fiorentina vincesse sempre, ma serve pazienza: ogni giocatore ha i suoi tempi. Avevo sentito qualche mugugno su Dodò, ma dopo un lungo stop era normale. Ora sta migliorando. Per un giocatore più muscolare come il brasiliano trovare la condizione è più difficile e lo fai solo giocando".
Cosa ne pensa di Italiano?
"Italiano ha tutta la mia stima perché è un grande allenatore e come pochi ha fatto tutta la gavetta. E' partito da Arvignano fino alla Fiorentina. Il passaggio è grande, a Firenze non giochi una sola partita, ma lui ha saputo tirarsi fuori da situazioni difficili. Ma lui non lo ha imparato quest'anno, lo ha fatto appunto con la gavetta".
Prosegue: "Italiano ha saputo gestire bene l'ampia rosa a disposizione, chiedendo sacrifici ad alcuni. Ad esempio Kouame ha fatto più ruoli, sia esterno che prima punta e credo il mister lo abbia motivato bene".
Cosa possiamo aspettarci da Brekalo?
"Come per Dodò, ci vuole pazienza. Sta pian piano migliorando la sua condizione fisica e poi in questo momento la squadra sta andando bene".
Amrabat e Nico andranno via?
"La società sta lavorando in una direzione per costruire un sistema all'interno del quale tutto funziona. Se hai un allenatore bravo e un mix di giocatori giovani e più esperti puoi cedere anche Nico e Amrabat a cifre importanti. Il progetto non è fare come i Galacticos, che compri i più forti d'Europa e poi non vinci niente"
Igor e Quarta la stanno colpendo?
"Bisogna blindarli e credo rientrino nei programmi futuri della società. Mi piacciono entrambi, ma Igor in particolare".
Cosa deve fare la Fiorentina affinché il Viola Park diventi l'approdo naturale dei giovani?
"Nulla di diverso da quello che stanno facendo ora. Angeloni e Niccolini sanno lavorare bene e il Viola Park non può che enfatizzare il laboratorio viola e mettere tutti nelle condizioni di lavorare bene, anche tra prima squadra e Primavera: sarà una scuola morale per i giovani".