ONOFRI A RFV, Italiano riconoscibile dopo 5'
Così Claudio Onofri a Radio FirenzeViola sulla Fiorentina: "Il fatto che le squadre ti comincino a conoscere non dipende da te, bisogna sempre capire in ogni partita quello che devi fare. E non puoi cambiare da un momento a un altro uno stampo che hai in testa. Io sono sempre stato affascinato dagli allenatori che si riconoscono dopo cinque minuti per l'identità di gioco che hanno saputo dare alla squadra. Allegri è uno di questi, si adatta e ha vinto tanto. Però non fa crescere quelli meno bravi attraverso questo tipo di gioco".
Cosa pensa di Jovic, Cabral e Kouame?
"Ha qualità tecniche, ha segnato anche un bel gol. Si muove molto, gli manca fisicità e postura con il corpo per difendere la palla quando la squadra deve salire. Con la Juve mi ha ben sorpreso, anche in progressione palla al piede. Jovic al Real non si è affermato a certi livelli, bisogna saperlo aspettare perché si riprenda quel target che aveva avuto precedentemente all'Eintracht. C'è tempo e modo di migliorare tutto il reparto offensivo".
Barak che apporto può dare alla squadra?
"Ha la capacità di inserirsi, controllare e fornire anche assist. Al di là dell'aspetto realizzativo ti dà buona tecnica, ti innalza il valore progressivo del centrocampo. Poi c'è Amrabat, c'è Mandragora, gennaio tornerà Castrovilli... Il livello è alto".
La squadra è più forte o più debole dell'anno scorso?
"Avendo un allenatore come Italiano e mantenendo un asset complessivo simile alla passata stagione, penso che non si possa che migliorare. Piano piano si ottengono i risultati, che ovviamente sono determinati dall'allenatore".