RFV

Mpasinkatu: "Goretti scelga l'allenatore e ci creda. Non segua la voce della piazza"

Mpasinkatu: "Goretti scelga l'allenatore e ci creda. Non segua la voce della piazza"FirenzeViola.it
Oggi alle 17:49Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi

Il dirigente sportivo, Malù Mpasinkatu, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro". Queste le sue parole: "Quando si ha poco tempo bisogna cercare di fare meno danni possibili. La prima mossa che si fa in caso di esonero è far salire l'allenatore della Primavera e farlo allenatore ad interim fino a che non si hanno le idee chiare. Questa è la soluzione più logica. Per fortuna, nella disgrazia del momento della Fiorentina ci sarà la sosta e in quel momento si potrà fare un cambio, in quel momento si può avere un minino di tempo per intervenire a livello tecnico e mentale. Detto questo si sa che si parlerà di Galloppa solo per queste due partite perche dopo non ci sarà più lui. Detto questo bisogna capire cosa avrà in mente la società e la promozione di Goretti come direttore sportivo che cosa porta. Io sono dell'idea che l'allenatore lo deve scegliere il Ds e deve essere scelto un allenatore che conosci, con cui hai lavorato, con cui sai che c'è un feeling perchè allenatore e direttore devono camminare all'unisono sennò i danni sono dietro l'angolo". 

Goretti aveva suggerito Nesta
"Questo perchè si conoscono bene, erano a Perugia e alla Reggiana insieme e hanno lavorato bene. Nesta, ovviamente, sta rimanendo dietro ad altri nomi, ma è il primo che sceglierebbe Nesta. Poi la società ragionerà sul fatto che è andato via un allenatore con un curriculum importante, quindi ora dovrà arrivare un mister che nell'ultima stagione abbia avuto un rullino di risultati positivo. Io però Nesta lo prenderei comunque perchè nonostante sia andato male al Monza, può essere la medicina giusta. Ognuno fa le sue scelte. Vanoli ha fatto bene al Torino e anche un ex della Fiorentina. Questo legame e la buona stagione del Torino può giocare a suo favore ma, ripeto, toccherà al direttore scegliere l'allenatore confrontandosi con Ferrari e con il presidente Commisso. Il direttore deve credere nell'allenatore che sceglierà. Non si fanno scelte seguendo la piazza. Intanto la piazza, chiunque arriva, se perde, lo contesta. Devi cercare di ridare entusiasmo facendo una scelta giusta, ma anche rischiosa. Mi viene in mente Palladino che arrivò a Monza dopo Stroppa e al tempo era Palladino era un "ragazzino". E alla fine tirarono fuori il coniglio dal cilindro".

Ascolta il podcast per l'intevista completa