FREITAS A RFV: "JOVIC O CABRAL: LA PIAZZA CHIEDE TANTO. VIOLA STRAFAVORITI IN CONFERENCE"
Carlos Freitas, ex direttore sportivo della Fiorentina oggi in Belgio al Seraing, ha analizzato a Radio Firenzeviola i temi di attualità i casa viola: "Qua abbiamo un budget piccolo e sappiamo che sarà una strada lunga e difficile, siamo in mezzo alla lotta rispettando le prospettive che avevamo all'inizio. Dovevamo inserire tanti giocatori nuovi, vediamo come saranno i prossimi mesi. Abbiamo tanti impegni vista la pausa a novembre: sarà una sfida difficile per tutti".
Cosa pensa della questione turnover?
"La Fiorentina ha tredici/quattordici giocatori praticamente titolari e li sta spremendo tanto. Si vedono i primi segnali di una certa stanchezza. Evidentemente Italiano conosce i suoi giocatori come nessuno e sta facendo le sue scelte per essere competitivi sia in Europa che in Italia".
L'attacco viola?
"La storia di Firenze e la Fiorentina è fatto da attaccanti top. Se pensiamo alle difficoltà iniziali di Batistuta, a Mario Gomez o ad attaccanti come Muriel, è la piazza che incide tanto. Evidentemente vuole risultati subito, ma non è scontato che anche se paghi 50-60 milioni le punte arrivano e fanno subito valanghe di gol. C'è grande qualità in giocatori come Cabral e Jovic ma vanno aspettati ed inseriti al meglio. E va apprezzato il lavoro di Italiano che ha già dimostrato di essere molto competente. Il primo traguardo era arrivare ai gironi in Conference e l'ha raggiunto. I gol poi arriveranno".
Il girone di Conference?
"Se tutto va in maniera normale la Fiorentina è strafavorita per la qualificazione. L'ambiente di coppa è sempre esaltante però sono squadre decisamente all'altezza della Fiorentina. Il Riga va rispettato ma non ha i mezzi per fare due partite contro la squadra di Italiano, i turchi sono pericolosi perché sono capaci di fare grandi partite. La lotta per il primo posto sarà con il Basaksehir ma la Fiorentina è favorita. Anche se non bisogna sottovalutare l'impegno".
Kouame l'ha visto in Belgio: cosa pensa delle sue prestazioni?
"Ha fatto una bella esperienza all'Anderlecht ma aveva già fatto vedere grosse qualità prima di arrivare a Firenze. Non è facile fare bene lì, va sfruttato negli spazi lunghi e nel gioco stretto fa un po' fatica. I tredici gol in Belgio gli hanno permesso di tornare carico alla casa madre".
Come vede il mercato invernale?
"Il mercato va diviso tra ricchi e meno ricchi. Quest'anno abbiamo visto le grandi squadre in giro per l'Europa fare vittorie larghissime, in Premier addirittura 9-0. Non si vince per i soldi, ma il potere economico di certe squadre fa la differenza. Per fortuna in Italia questo non succede però tante squadre si devono adattare ad una situazione non semplice. Quando vedo le scelte che fa il Sassuolo, non si esimono di spendere per giocatori sotto i 23 anni ma non lo fanno su giocatori più vecchi".