C. AMOROSO A RFV, Che ricordi con Terim. In ritiro...
Christian Amoroso, ex centrocampista della Fiorentina, si è così espresso a Radio FirenzeViola sulla squadra di Vincenzo Italiano: "Le trasferte europee sicuramente incidono e la gestione delle energie è importante. In queste situazioni si dorme meno e soprattutto ci si allena meno. In questo senso alla Fiorentina manca il lavoro sul campo. Ma penso sia questione di abitudine".
Ricordo di quando giocava con Fatih Terim: "E' stato un grandissimo personaggio e una persona per bene. Era un allenatore innovativo e che faceva stare benissimo la squadra. Un particolare: in ritiro lui volle che noi facessimo la doccia in camera, perché noi non avevamo gli spogliatoi. Lui voleva che noi si interrompesse la routine per non stare sempre nello spogliatoio, visto che quando sei in ritiro passi tanto tempo lì dentro. Fu piacevole come cosa, anche perché avevamo un hotel meraviglioso".
I problemi della Fiorentina? Difficile capire come risolverli. L'obiettivo di un allenatore deve essere quello di migliorare i propri calciatori, poi è difficile capire quale sia il margine di miglioramento. In questo momento la Fiorentina non le butta dentro ed è quello il grosso problema. L'obiettivo in questo senso può essere quello di far diventare più cinica questa Fiorentina e per questo spero che Jovic e Cabral facciano un salto di qualità.
I gol dei centrocampisti? Sia Barak che Bonaventura possono dare tanto, ma finora stanno faticando negli inserimenti. Ma servirebbero anche qualche rete sui piazzati, dove la Fiorentina ha giocatori come Biraghi che sono specialisti.
Amrabat? A me sta piacendo molto. Secondo me è stato sottovalutato, invece adesso è stato responsabilizzato e sta facendo molto bene; è un giocatore completo, con gamba, fisico ed ottime geometrie. Certo non ci si può aspettare che Amrabat faccia Torreira. Sicuramente il marocchino ha meno gol in canna, ma può dare tanto in più come fisicità. Qualcosa è cambiato a centrocampo, ma penso che le criticità della Fiorentina non siano in questa zona di campo.
Su Mandragora: penso ci siano delle gerarchie nella squadra, poi come ripeto Amrabat sta facendo benissimo, non è facile toglierlo. Poi però le gerarchie possono cambiare. Mi ricordo che in un anno a Firenze la società comprò Guillelmo Amor, gran giocatore proveniente dal Barcellona, che nell'ordine delle cose avrebbe dovuto prendere il mio posto, ma io quell'anno ero in grande forma e quindi ho continuato a giocare titolare".