BERETTA A RFV, Pausa invernale sarà incognita
Mario Beretta, ex allenatore fra le altre di Torino e Siena, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola:
In questa stagione assisteremo ad un campionato che comicerà molto presto e che si fermerà poi per due mesi. Questo quanto influirà?
"Sicuramente l'inizio sarà un incognita. Ognuno avrà la sua strategia. Lì vedremo come le squadre reagiranno. Gli stati che fanno una pausa invernale lunga avranno più abitudine, sarà sicuramente una stagione anomala".
Può essere vincente la strategia di avere più o meno in tutti i ruoli una coppia nella quale non ci sia troppa differenza?
"Avere una coppia nei vari ruoli è sempre stata una strategia che ogni allenatore ha cercato di seguire, se si ha giocatori dello stesso livello è doppiamente meglio. Questo perché crea anche competizione. Il problema dei due mesi di sosta è un problema perché non tutta la squadra andrà ai Mondiali, qualcuno uscirà prima e altri magari arriveranno fino in fondo".
Sarà interessante vedere come le squadre gestiranno le assenze...
"Le squadre che hanno più italiani, purtroppo, saranno le più avvantaggiate. C'è curiosità di capire come si muoveranno i vari staff".
Italiano sta per affacciarsi per la prima volta ad un preliminare. Da un punto di vista di gestione personale un allenatore cosa deve fare?
"Quando affronti le coppe cambia la metodologia di lavoro, giochi domenica e giovedì. Saranno importanti i recuperi. È chiaro per una crescita di un allenatore questo fa tanto, ora devi lavorare di settimana in settimana. Ma Italiano è destinato a grandi traguardi".
La viola e i suoi protagonisti non hanno paura di alzare l'asticella. Secondo lei è più importante puntare ad un netto miglioramento in campionato o fare una grande Conference come la Roma?
"Non saprei, tante volte si dice che non interessa la coppa e che si pensa al campionato. Ma allo steso tempo in campionato si punta ad arrivare nelle coppe europee. è un controsenso. Io scelgo però il campionato".
La Fiorentina cosa guadagna con Mandragora e cosa perde con l'assenza di Torreira?
"Mi ha stupito l'addio di Torreira. La viola ha fatto un grande campionato e Torreira ha fatto pure delle reti importanti. Mandragora però ha grande qualità, ha nelle corde i gol e quindi l'equilibrio si sposta di poco".