Pioli pronto al ritorno dopo il flop arabo: il racconto dell'esperienza all'Al-Nassr

Dove eravamo rimasti? Il Corriere dello Sport riavvolge il nastro della carriera di Stefano Pioli, promesso allenatore della Fiorentina: lo avevamo lasciato più di un anno fa, il 25 maggio 2024, sul prato di San Siro. Occhi lucidi (non solo i suoi ma anche quelli di tanti giocatori) e un ultimo 'ballo' sulle note di 'Pioli is on fire' dopo un Milan-Salernitana terminato 3-3. L'ultima con la Fiorentina (7 aprile 2019, sconfitta 0-1 in casa col Frosinone) fu di certo meno nobile. Quello che potrebbe tornare a Firenze è un tecnico diverso, provato soprattutto dall'esperienza araba, scrive il Corriere.
Nove mesi finora, da settembre 2024, quando ha firmato un contratto monstre da 12 milioni fino al 2026, a un finale di stagione che ha visto il suo Al-Nassr a secco di titoli: terzo posto in campionato alle spalle dell'Al Ittihad (primo) e dell'Al Hilal (secondo), eliminazione agli ottavi di Coppa di Lega e soprattutto quella in semifinale della Champions asiatica contro i giapponesi del Kawasaki Frontale. Tutto il mondo è paese e allora anche lui, per gli scarsi risultati e per la difficoltà riscontrata nel far coesistere le superstar offensive - all'intoccabile Cristiano Ronaldo e all'ex Liverpool Mané si è aggiunto, a gennaio, il colombiano Jhon Duran - è stato messo in discussione da tifosi e media, tanto che in una delle ultime conferenze stampa post-partita un giornalista ha urlato 'Aeroporto, aeroporto', pregando quindi il tecnico emiliano di tornare a casa.
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