Lo sforzo di Commisso: mai fatto un mercato così da quando è a Firenze

Sul Corriere dello Sport spazio ai numeri legati al mercato della Fiorentina. Oltre novanta milioni spesi nella sessione estiva. Un esborso mai fatto, che testimonia la volontà di 'alzare l'asticella', scrive il quotidiano. Rapportati ai 58 milioni sborsati dodici mesi fa, ai 45 messi sul piatto nell'estate 2023, ai 25 dell'anno precedente o ai 36 del 2021 (stessa cosa vale per i 54 del 2020 o i 30 del primo mercato, nel 2019) decretano come questa sia stata la sessione in cui il patron viola ha speso di più. E non può essere un caso, mettendo questo dato in relazione anche all'arrivo di Stefano Pioli, un tecnico che pesa a bilancio per la società 3 milioni l'anno. Commisso ha voluto forzare la mano, alzare l'asticella anche dei conti (lo ha fatto per esempio anche con lo stipendio da 4,5 milioni di Moise Kean). Per arrivare al livello delle grandi servono investimenti altrettanto grandi.
Scrive il Corriere: il via libera di Commisso è servito soprattutto per un cambio di modus operandi nel lavoro dei dirigenti viola. Non servono più cessioni importanti per far mercato: lo ha detto anche il Dg Alessandro Ferrari il giorno della presentazione di Roberto Piccoli, centravanti costato 25 milioni più 2 di bonus, potenzialmente l'acquisto più caro della quasi centenaria storia gigliata: "Per fare questa operazione abbiamo trovato la disponibilità del presidente, che ci ha dato il via libera per procedere con l'acquisto nonostante non ci siano state grosse cessioni". Tutti i big confermati quindi, anche Pietro Comuzzo, anche se la tentazione di venderlo per rientrare dei soldi investiti, c'è stata negli ultimi giorni di agosto.
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