La sensazione è quella di sempre: la Fiorentina rischia di essere l'eterna incompiuta. Mercato da 6, niente di più: mancano almeno due giocatori. Pioli però deve prendere in mano la squadra, perché si può certamente fare meglio di così

La sensazione è quella di sempre: la Fiorentina rischia di essere l'eterna incompiuta. Mercato da 6, niente di più: mancano almeno due giocatori. Pioli però deve prendere in mano la squadra, perché si può certamente fare meglio di cosìFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Il mercato è finito, adesso conta solo il campo. La Fiorentina ha chiuso la sessione estiva 2025 con l'acquisto di Lamptey dal Brighton, tappando il buco del vice Dodo che si era creato dal giorno dell'addio di Kayode, ma la sensazione, al gong finale, è che la squadra non sia completa. Cerchiamo di spiegare meglio. I giocatori ci sono, numericamente parlando, ma hanno le giuste caratteristiche per quella che è l'idea di Stefano Pioli? La risposta che ci viene spontanea dare è "no". Manca qualcosa, almeno due pedine. Pedine che avrebbero completato lo scacchiere a disposizione del tecnico tornato a Firenze quest'anno, e se le ambizioni sono quelle di provare a migliorare la passata stagione, ovvero arrivare tra le prime cinque in campionato e, magari, alzare quel benedetto trofeo che aspettiamo tutti da tanto, troppo, tempo, vien da sé che qualcosa in più, dal mercato in entrata, era lecito aspettarselo. Vero che il fatto di aver trattenuto Kean e Comuzzo su tutti non è roba da poco, ma ci viene difficile dare più di 6 al calciomercato viola.


Sulla carta ci sono almeno cinque squadre che sono meglio assemblate e hanno più calciatori di qualità rispetto alla Fiorentina: Napoli, Inter, Juventus, Roma e Atalanta (con l'incognita legata a Juric che deve raccogliere la pesantissima eredità di Gasperini). Lazio, Milan e Bologna sono quantomeno pari livello della squadra viola e allora ecco che tornando a parlare del mercato ci viene da dire che con un paio di colpi in più sarebbe stato più facile ambire alle prime quattro posizioni della classifica. A inizio mercato la Fiorentina stava cercando, su indicazione di Pioli, un centrocampista con le caratteristiche di Kessie, poi si è optato per Sohm, che ha, almeno per adesso, uno spessore certamente diverso rispetto all'ex campione d'Italia con il Milan, che ha vestito anche la maglia del Barcellona prima di andare in Arabia. A fine mercato è arrivato Nicolussi Caviglia che, e ci teniamo a dirlo, è un ottimo centrocampista, di qualità, ma con caratteristiche differenti rispetto a quello che si cercava soltanto alcune settimane prima. E la sensazione, almeno a vedere le prime quattro partite giocate dalla Fiorentina in questa stagione, è che manchi davvero una figura di questo tipo nella mediana viola.

Il difensore cercato e mai arrivato.
Lo stesso Pioli aveva poi fatto un'altra richiesta: un difensore veloce, con caratteristiche dunque rispetto a quelli attualmente in rosa. Richiesta che non è stata soddisfatta, con il tecnico che ha optato per la "promozione" di Kouadio, come visto anche domenica scorsa a Torino. Mancano queste due pedine, è vero, ma parliamoci chiaro, la Fiorentina non è una squadra scarsa, non stiamo certo dicendo questo. Rischia però di restare l'eterna incompiuta, perché le possibilità per mettere a segno un altro paio di colpi c'erano, ma almeno fino a gennaio la rosa resterà questa, è evidente. Adesso starà a Stefano Pioli riuscire a trovare la quadra. Le ultime tre uscite, contro Cagliari, Polissya (nella sfida di ritorno) e Torino, non sono state come ci si poteva aspettare. La Fiorentina non è stata mai brillante, non ha mai dato l'impressione di avere le idee chiare, e anche se siamo soltanto all'inizio della stagione, abbiamo la certezza che Pioli possa fare molto meglio con i giocatori che ha a disposizione. Come si dice in questi casi "serve tempo", ma il tempo non c'è, visto che al rientro dalla sosta ci saranno le sfide contro Napoli prima e Como poi. Due sfide che indirizzeranno questo inizio di stagione. Il mercato ormai rappresenta il passato, inutile tornarci sopra. Conta il campo, solo quello, e la Fiorentina può fare molto meglio rispetto a quello che ha fatto vedere finora. Ne siamo certi.