VIRUS, FASCIA, FUTURO: CAPITAN PEZZELLA SI VEDE A FIRENZE
L'ultimo mese di German Pezzella è stato tutt'altro che normale, diviso prima tra il forte ricordo di Astori dal quale sta cercando di trarre ispirazione, oltre che la fascia (come da lui stesso ammesso) e una partita, quella dei fantasmi con l'Udinese, giocata in un clima di stupore generale e a porte chiuse, fino all'incontro ravvicinato con l'avversario più temibile che abbia mai incontrato in carriera e nella vita: il Covid-19. Giorni difficili, trascorsi nella paura del contatto con un male nuovo e di un respiro che si faceva sempre più corto ed affannoso. Una lotta nella quale l'argentino ha dimostrato ancora una volta le sue doti da capitano.
Come spiegato dal suo procuratore Guastadisegno nell'intervista a FirenzeViola.it (LEGGI QUI), infatti, nonostante la solitudine delle sue giornate ed una salute che evidentemente non era delle migliori, Pezzella ha sempre cercato di infondere serenità e tranquillità negli animi dei suoi familiari, nella lontana Argentina, informandoli con continuità delle sue condizioni e intimando loro di non agitarsi. Un racconto che conferma le grandi doti temperamentali dell'uomo ancor prima del calciatore, le stesse che ne hanno portato con naturalezza ad ereditare la fascia lasciata libera dal suo sempre compianto predecessore.
Quelle doti di carisma e capacità di trascinare il gruppo che ne fanno un punto di riferimento della Fiorentina del recente passato, del presente e, con ogni probabilità anche del futuro. Il suo agente, parlando ai nostri taccuini, ha ricordato come subito dopo il mercato di gennaio fossero partite delle discussioni con Barone e Pradè al fine di intavolare un prolungamento di contratto che vada ad esplorare un futuro nel quale lo stesso difensore si vedrebbe di buon grado ancora a tinte viola, in una realtà nella quale si sente calato al massimo del coinvolgimento possibile. Il discorso, causa emergenza virus, si è interrotto, ma la questione è solamente rimandata.